io_viaggio_leggero - 25 agosto 2024, 07:00

Le Colonne d'Ercole: intervista a Marco, tra Spagna e Marocco

In questa rubrica troverete interviste a viaggiatori, esperienze vissute in prima per-sona lontano dal turismo di massa. Luoghi da scoprire, avventure emozionanti ed incontri inaspettati in giro per il mondo. Seguici anche su https://www.instagram.com/io_viaggio_leggero_/

Marco Galeotti anni 47, lavora presso la Camera di Commercio Riviere di Liguria ed è un grande appassionato di football da sempre, oggi collabora anche  con la società sportiva Imperia calcio. Un viaggiatore curioso che ha lavorato all’estero per diversi anni, occupandosi di eventi culturali. Marco crede nel dialogo come forma di sintesi, dove il pensiero, scevro dal pregiudizio e dalla banalità rappresenta la vera ricchezza della conversazione.   

 

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Che viaggio ci racconti?

Sono partito da Torino con un volo per Malaga, una città che merita sicuramente una visita, soprattutto per chi ama l'arte, essendo la patria natale di Picasso. Il giorno seguente dal porto di Algeciras, ho raggiunto Tangeri in traghetto. Desideravo visitare il Marocco, ma ammetto che all’inizio ero un po’ preoccupato per il caldo. Alla fine, invece, il clima si è dimostrato molto più sopportabile di quanto pensassi. Durante il giorno, sulle costa atlantica, il sole abbronza ma dopo il tramonto la temperatura si rinfresca piacevolmente. Rabat, in particolare, mi ha sorpreso molto perché è una città che riesce a combinare modernità e tradizione in modo molto armonioso, cosa che non sempre è facile trovare da queste parti. Ho alloggiato in un Riad nel cuore della Medina, che ho usato come base per esplorare altre città come: Fès e Meknès, quest’ultima considerata la “Versailles Marocchina", che impressiona per le imponenti mura e l’eleganza di palazzi e giardini.

È stato complicato attraversare la frontiera marittima ?

In realtà no, ma sicuramente è stato un po’ caotico. Il traghetto è comodo e il viaggio dura circa un’ora e venti, ma il controllo dei passaporti è rigoroso e può causare ritardi. Consiglio di fare subito la fila non appena saliti a bordo, perché le code possono essere lunghe e disordinate. Una volta arrivati a destinazione, le verifiche continuano, e non puoi scendere finché non sono terminate per tutti. È stata un’esperienza strana e sicuramente inaspettata. Il porto di Tangeri è un un mix tra i “Quartieri Spagnoli di Napoli" e la tipica città portuale mediterranea, le giornate sono scandite dalla preghiera e l’atmosfera è decisamente intrigante.

Come ti sei organizzato per gli spostamenti?

Ho noleggiato un'auto online, come faccio di solito; tuttavia, questa volta c’è stato un imprevisto. Il traghetto è arrivato in ritardo e, quando sono giunto all'agenzia di noleggio, l’ufficio era chiuso. I numeri di assistenza non rispondevano, alla fine, grazie all'aiuto di un signore del posto, sono riuscito a parlare con il responsabile, dopo circa due ore e mezza di attesa. I contatti che avevo valgono solo ad ufficio aperto, l’ho scoperto grazie alla gentilezza e alla disponibilità di un “Local” . La popolazione marocchina non è certo stressata e non vive in modo frenetico il lavoro, almeno così mi è parso di capire.

Cosa ti ha colpito del Marocco ?

I sapori delle pietanze che sono molto pungenti sul palato e i colori così accesi delle facciate . In particolare mi hanno sorpreso, le concerie a Fès dove le persone lavorano a mano le pelli e le sonorità delle preghiere fuori dalle moschee. LaCultura Marocchina”, trovo sia una grande fonte di ispirazione che ha influenzato decisamente la Spagna e in particolare la vicina Andalusia. Un Paese lento ma ricco di fascino dove la fretta non è prevista. Arrivare in Marocco passando dalla Spagna, credo sia profondamente diverso rispetto ad un viaggio diretto in aereo; i due paesi sono uno specchio affascinante dove le singole immagini tendono a sfocarsi, per regalare una piacevole condivisone di storia e tradizione. 

Ora che succede?

Torno indietro sempre in traghetto e sbarco a Tarifa, in Spagna .Prendo alloggio a Marbella come punto d’appoggio per esplorare l’Andalusia. Ronda, Setenil de las Bodegas e Malaga sono state le tappe principali del mio itinerario . Spagna e Marocco andata e ritorno ? Si esatto !

In luogo speciale in Andalusia ?

Setenil de las Bodegas, un piccolo paese di circa 10 mila abitanti. Una cittadina costruita sotto la roccia seguendo la conformazione del territorio, dove da centinaia di anni lo stile urbanistico resiste e affascina per la sua unicità. Matera è sui sassi, Setenil è sotto le rocce. Passeggiando lungo il budello centrale la vista è impressionante: negozi, abitazioni e piccoli hotel sono incastonati come diamanti  nel paesaggio naturale. Non è un luogo al centro degli itinerari turistici, negli ultimi tempi se ne è un po' parlato solo per un discorso di orografia del territorio. Anni prima avevo visto una fotografia appesa ad muro a casa di un amico caro che abita a Barcellona, di nome Lollo; sfortunatamente non si ricordava dove l’avesse presa. Dopo qualche ricerca alla fine sono riuscito a trovarla e a visitarla. Spettacolare !

Marbella solo mare ?

In realtà no. Oltre alla visita della città e dei dintorni, ho assistito ad una “Corrida”. Avevo dei forti dubbi ma mi interessava capire perché, ancora oggi, richiama tantissimo pubblico. La tauromachia non è fuori moda, anzi si tratta di un fenomeno nazional popolare molto presente, nel sud della Spagna. A Marbella nella Plaza de Toros ci sono 10.000 persone e anche famiglie coi bambini, per molti è un appuntamento fisso e assolutamente radicato. Fuori dall’arena c’è sempre un presidio di protesta: cartelli, slogan e cori contro lo svolgimento della corrida. La tradizione popolare e l’indotto turistico ribadiscono la loro supremazia nei confronti dei dissidenti e lo “Spettacolo”,continua. Personalmente credo sia difficile, se non sei spagnolo, trovare il bandolo della matassa, fermo restando che la tauromachia è sempre meno accettabile nel mondo di oggi. Gli spagnoli sono molto divisi su questo tema, nel mio piccolo ho ascoltato le ragioni di entrambe la parti e credo sia molto lontana la fine delle ostilità.

Come si conclude il viaggio ?

Abbandono l’estremo sud della Spagna  con una citazione di García Lorca, nativo di Granada, che disse: “se mi perdo cercatemi in Andalusia”, cioè una terra dove smarrirsi volentieri. L’ultima tappa è Valencia che è cambiata molto negli ultimi anni in positivo; dove la “Città della Scienza” mi ha stupito per l’avanguardia e l’armonia con il paesaggio. Il centro storico con la sua eccentricità, mi ha coinvolto facendomi sentire un local e le spiagge favolose sono state un piacevole momento di relax alla fine del viaggio .

Prossima avventura  ?

Vorrei visitare l'Argentina del football. Potresti andare con Federico Buffa? Magari !

Buenos Aires, Rosario e Cordoba come tappe principali, sulle tracce di una storia calcistica particolare, fatta di grande umanità e di sogni da realizzare. Sarebbe carino, unire la mia passione per il calcio con la voglia di conoscere un mondo diverso e lontano.

 

IN & OUT  LE COLONNE D’ERCOLE

Porta con te

  • La protezione solare
  • Un gastro protettore
  • La voglia di approfondire

 

Lascia a casa

  • I pantaloni lunghi
  • Il maglione
  • Il pregiudizio

 

Valutazione : 4 zaini

Legenda:

1 zaino (meglio andarci in vacanza )

2 zaini  (merita il viaggio ma)

3 zaini  (vale il viaggio)

4 zaini  (viaggio da non perdere )

5 zaini (vale più di un viaggio)

Marco Di Masci