Curiosità - 25 agosto 2024, 14:27

Tempo di vacanze: cosa mettevamo in valigia d’estate 20 anni fa?

Tante di quelle chicche che una sola valigia non potrebbe contenerle tutte!

Natale, Pasqua ed è un attimo che arriva l’estate. Anzi: era un attimo che arrivava… Perché la scuola, con i suoi 3 mesi comodi di vacanza, si portava letteralmente via un quarto della nostra vita: ben 3 mesi dedicati all’ozio e ai nostri interessi, 3 mesi pieni di felicità, ogni volta, apparentemente irripetibile, di piccole tragedie quotidiane e distanze incolmabili, 3 mesi di batticuori e prima ancora di amicizie di sangue, nascondini, ginocchia sbucciate e sussidiari.

Ma senza traccia alcuna della noia. Come? 3 mesi abbondanti senza cellulare, senza internet, né quindi l’ombra di un social o di Netflix, eppure senza noia?! Certo, perché noi, prima bambini e poi ragazzi di una volta, sapevamo come occupare ogni singolo minuto della nostra giornata, perfino della lunga estate calda, senza doverne riempire i vuoti o scandire i passi con una condivisione, un like, un selfie o un messaggio di Whatsapp.

Forse la nostra era la classica situazione di chi faceva di necessità virtù, perché quando c’era poco da fare, c’era comunque troppo poco tempo per farlo, ma pensateci bene: aver trascorso le vacanze scolastiche durante gli anni ‘80 e ‘90 è stato uno dei più grandi regali che ci potessero fare. A metà fra gli anni che furono e il periodo di maggiore aspettativa verso il futuro della storia dell’umanità, quegli anni, soprattutto d’estate, ci hanno permesso di divertirci con gessetti e nascondino, ma anche con innovazioni tecnologiche che solo 10 anni prima erano inimmaginabili: tante di quelle chicche che una sola valigia non potrebbe contenerle tutte!

Una cosa è certa: un tempo ci divertivamo con poco, un esempio? Il walkman. Permetteva di portarsi con sé tutta la propria musica (sapientemente registrata su musicassetta) e di isolarsi completamente, sentendosi un tutt’uno con ciò che si stava ascoltando e, soprattutto, ostacolando tutte le comunicazioni in entrata. Potevamo ascoltare la stessa cassetta decine di volte, perché Spotify non c’era e i cd costavano parecchio.

Alla radio risuonava Notti Magiche, nei giardini si giocava con il tango e un intero Paese viveva quel Mondiale con grandi aspettative: c’era chi aveva la maglietta e chi il cappellino. Qualunque fosse il vostro gadget Italia ‘90, siamo sicuri che, nel giugno del 1990, anche voi ne abbiate avuto uno!

Estate vuol dire sole, ma fortunatamente non solo quello! In alcuni casi vuol dire anche pioggia, ed era proprio in quelle situazioni, quando tutto sembrava trasformarsi in tragedia, che arrivava il Game Boy: il nostro migliore amico, il più fedele, l’unico che una volta vinceva lui, ma quella dopo faceva vincere te. Averne di amici come lui!

E voi? Quali giochi ricordate con più nostalgia?

Silvia Gullino