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Savona | 21 agosto 2024, 15:27

Progetto per la realizzazione del parco eolico "Sassello Forte Lodrino": il Comune si oppone

Diverse le criticità sollevate. "La realizzazione coinvolge pesantemente gran parte della viabilità rurale, già strutturalmente fragile, esponendola a forti carichi straordinari con la conseguenza di procurare danni importanti per l’assetto del territorio"

Progetto per la realizzazione del parco eolico "Sassello Forte Lodrino": il Comune si oppone

Contrarietà al progetto che prevede la realizzazione di un parco eolico sul territorio di Sassello al confine con Pontinvrea e Stella.

Ad esprimerla il Comune sassellese dopo che l'azienda 17Più Energia Srl aveva presentato lo scorso 1 luglio l'istanza di autorizzazione unica provinciale per la creazione del “Sassello Forte Lodrino” costituito da 5 aerogeneratori della potenza complessiva di 31 Mw.

"Nel territorio comunale non sono presenti aree degradate e/o compromesse, compatibili per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ma, anche nelle aree più marginali, sono presenti aziende agricole e zootecniche - viene spiegato nella delibera della giunta - L'intero territorio comunale è caratterizzato dalla presenza di numerose emergenze archeologiche dalle incisioni rupestri ai 6 forti del periodo Crispino (seconda metà dell’800) e come in questa situazione e alla data odierna non è stato elaborato un documento che attesti l’avvenuto studio approfondito dei siti archeologici presenti nel territorio e quindi quanto questi si estendano. A tutela dei numerosi siti archeologici noti, le aree interessate sono state individuate graficamente nelle tavole che compongono il vigente Piano Urbanistico Comunale".

Nella delibera della giunta viene specificato che la Regione Liguria ha incluso il Forte Lodrino Superiore in un'area non idonea alla realizzazione di parchi eolici a seguito dell'aggiornamento degli obiettivi del Piano Energetico Ambientale Regione Liguria - PEARL - per l'energia eolica e diversi possono essere gli impatti negativi derivanti dalla realizzazione di un impianto eolico in quell'area.

Inoltre potrebbe verificarsi una possibile "incidenza negativa sulle specie di interesse comunitarie data la vicinanza alla ZSC della Foresta della Deiva e dell’Area Protetta provinciale di Giovo Ligure (soprattutto avifauna migratoria, in particolar modo rapaci, e chirotterrofauna) e interferenza su una delle più importanti linee migratorie della Liguria".

Il Comune si è concentrato anche sulle "scarse ricadute economiche a livello locale, limitate solo all’affitto dei terreni e all’impiego temporaneo di poche unità lavorative, la perdita dei resti del Forte Lodrino, le forti criticità per la valenza paesaggistica e storico–culturale in un contesto di area vasta in cui sono cospicui gli investimenti pubblici (Piano di Sviluppo Rurale); relativamente all’impatto visivo e sul paesaggio, in particolare dovuti al posizionamento di alcuni aerogeneratori a brevi distanze dall’abitato di Giovo Ligure; per gli sbancamenti che si dovranno fare su pendii molto acclivi per realizzare una nuova viabilità per realizzare un parco eolico in quanto in tale zona esistono solo sentieri; la grossa riduzione dell’area boscata in una zona di importante pregio naturalistico e paesistico; il contrasto con la previsione paesaggistica di zona Anima".

Il progetto prevede la manomissione della sede stradale per la posa di cavi interrati oltre la realizzazione di nuove strade su terreni privati e una notevole movimentazione di terreno.

"La realizzazione delle opere coinvolge pesantemente gran parte della viabilità rurale, già strutturalmente fragile, esponendola a forti carichi straordinari con la conseguenza di procurare danni importanti per l’assetto del territorio" precisano.

La Soprintendenza di Genova aveva dichiarato Forte Lodrino Inferiore di proprietà pubblica e di interesse archeologico e i 5 aerogeneratori risulterebbero posizionati ad una distanza inferiore a 3 km dallo stesso quindi in contrasto con le disposizioni.

Il sindaco di Stella Andrea Castellini insieme ai primi cittadini di Albisola Superiore, Celle, Varazze, Albissola Marina, Pontinvrea, il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri e il Wwf, avevano, lo scorso 10 agosto, espresso parere negativo per la realizzazione di un nuovo parco eolico sui territori di Stella e Albisola Superiore.

La Società Duferco Sviluppo S.p.A. ha presentato lo scorso 13 giugno istanza al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’avvio del procedimento che prevede quindi la creazione di un nuovo parco eolico denominato "SV3 - Bric Cian de Vachè" composto da 5 aerogeneratori di potenza ciascuno pari a 6,2 MW e 206 metri di altezza da collocare al di sotto dei crinali montani compresi tra le località Brich Schiapao (293,2 m.s.l.m.) e Bric Cian de Vachè (370,9 m.s.l.m.), passando nei pressi delle località Monte Ciri Nord (460,9 m. s.l.m.), Bric di Genova (482,4 m. s.l.m.), Bric Basia (420,0 m s.l.m.), e Bric Pein (432,2 m s.l.m.). L’impianto è proprio previsto al di sotto dei crinali che da Monte Ciri Nord giungono fino a Bric Modena e a Monte Casella.

Aveva trovato opposizione anche la progettazione per la realizzazione del parco del Monte Cerchio che interessa i comuni di Cairo Montenotte, Cengio e Saliceto. La ditta Windtek aveva presentato un piano per l'installazione di sette aerogeneratori VESTAS V162, ciascuno con una potenza di 6,20 MW, per una capacità complessiva di 43,4 MW.

Le turbine dovrebbero essere posizionate lungo i crinali montani che si estendono da Bric Cappelle a Bric della Ribera. Il progetto aveva poi incontrato un secco niniego da parte delle comunità locali e i sindaci dei comuni coinvolti avevano manifestato la loro preoccupazione per l'impatto ambientale e paesaggistico che l'impianto potrebbe avere.

Luciano Parodi

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