A Ferragosto si fa vacanza da quando, nel 18 a.C. l’imperatore Augusto istituì le feriae Augusti. Dici 15 agosto e pensi a pranzi di famiglia, vacanze per (quasi) tutti e festa dell’Assunta (o festa dell’Assunzione). Ma tra spiaggia, grigliate e anguriate, cosa sappiamo di questa festività così popolare, in grado di unire sacro e profano? Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Festa dell’Assunta
Secondo la Chiesa, «Il 15 agosto si festeggia l’Assunzione della Vergine Maria al cielo. Per essere stata la Madre di Gesù, Figlio Unigenito di Dio, e per essere stata preservata dalla macchia del peccato, Maria, come Gesù, fu risuscitata da Dio per la vita eterna». D’altronde Maria fu la prima, dopo Cristo, a sperimentare la risurrezione e ha rappresentato l’anticipazione della risurrezione della carne che per tutti gli altri uomini avverrà dopo il Giudizio finale. Fu papa Pio XII, il 1° novembre dell’anno Santo 1950, a proclamare solennemente per la Chiesa Cattolica come dogma di fede l’Assunzione della Vergine Maria al cielo con la Costituzione apostolica Munificentissimus Deus: «Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo. Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica».
Differenza tra assunzione e dormizione di Maria
La differenza tra Dormizione e Assunzione è che la seconda non implica necessariamente la morte, ma neppure la esclude. A entrare nel merito di questo tema il Dottore della Chiesa San Giovanni Damasceno (676 ca.- 749) scrive: «Era conveniente che colei che nel parto aveva conservato integra la sua verginità conservasse integro da corruzione il suo corpo dopo la morte. Era conveniente che colei che aveva portato nel seno il Creatore fatto bambino abitasse nella dimora divina. Era conveniente che la Sposa di Dio entrasse nella casa celeste. Era conveniente che colei che aveva visto il proprio figlio sulla Croce, ricevendo nel corpo il dolore che le era stato risparmiato nel parto, lo contemplasse seduto alla destra del Padre. Era conveniente che la Madre di Dio possedesse ciò che le era dovuto a motivo di suo figlio e che fosse onorata da tutte le creature quale Madre e schiava di Dio».
Perché il giorno dell’Assunta è detto anche Ferragosto
Alla festa dell’Assunta si abbina il termine “Ferragosto”, perché arriva dalla locuzione latina feriae Augusti (il riposo di Augusto) indicante una festività istituita nel 18 a.C. in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti, che aveva origine dalla tradizione dei Consualia, ricorrenze che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, che, per i Romani, era il dio della terra e della fertilità. Secondo i latini: «L’antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti». In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, mentre gli animali da tiro, esentati dai lavori nei campi, venivano adornati di fiori. Inoltre era usanza che, in questi giorni, i contadini facessero gli auguri ai proprietari dei terreni, ricevendo in cambio una mancia. Anticamente, come festa pagana, era celebrata il 1° agosto. Ma i giorni di riposo (e di festa) erano in effetti molti di più: anche tutto il mese, con il giorno 13, in particolare, dedicato alla dea Diana.
Dare il Ferragosto
L’espressione “Dare il ferragosto” significa dare un dono, denaro o cibo, ai propri dipendenti. Lo si faceva per le maestranze in questo periodo dell’anno, maestranze che andavano a salutare i padroni. Nello stato pontificio era obbligatorio.
Gita fuori porta
L’abitudine della gita fuori porta nasce negli anni del fascismo. Dalla seconda metà degli anni Venti, il regime organizzò centinaia di gite popolari a seguito di una brillante idea: l’istituzione dei treni popolari speciali, inizialmente solo di terza classe, con prezzi bassissimi. L’offerta era limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e comprendeva due formule: gita di un giorno nel raggio di 100 km e gita di tre giorni fino a 200 km. Ben presto ribattezzati “treni di Ferragosto”, è grazie a loro se le classi popolari ebbero per la prima volta la possibilità di vedere il mare, la montagna e le città d’arte.
Il Palio di Siena
Non il 15, ma il 16 agosto a Siena c’è il palio dell’Assunta. Il palio, in latino pallium, è il drappo che andava al vincitore nelle antiche gare romane. Ancora oggi va alla contrada della città il cui cavallo taglia per primo il traguardo in piazza del Campo.
Gli altri Ferragosto
Il Ferragosto è la giornata che tradizionalmente si passa in vacanza, ma non è festa solo da noi. Nella Repubblica del Congo è il giorno dell’indipendenza, come in India. È il giorno della liberazione per i coreani e della restituzione per Taiwan. È festa nazionale in Liechtenstein e Spagna; giornata festiva in molti altri Paesi soprattutto cattolici. In Costa Rica si festeggia la mamma. In Canada è il National Acadian Day, celebrazione istituita nel 1881, che ricorda i primi colonizzatori francesi che si insediarono nell’allora Acadia, regione del Canada settentrionale che oggi comprende la Nova Scotia, il New Brunswick e la Prince Eduard Island.
Piatti tipici
Per una festa così importante potevano mancare dei piatti tipici? «A Ferragosto si mangiano i piccioni arrosto», recita un vecchio adagio popolare basato, probabilmente, su un’antica tradizione nata in Toscana. Oggi il piccione arrostito si mangia in quasi tutta Italia: a Piacenza è famosa la variante della “bomba arrosto” (bomba di riso servita con carne di piccione, salsiccia e funghi porcini). A Roma, invece, si serve il pollo in umido con peperoni accompagnato da fettuccine ai fegatelli, mentre nel Foggiano, il galletto o galluccio ripieno. Si tratta di un gallo di circa 3 kg che viene riempito con una farcia a base di pane raffermo ed erbe e poi cotto al forno insieme alle patate. In Campania, in modo particolare in Costiera Amalfitana, immancabili gli zitoni di Ferragosto: lunghissimi cilindri di pasta secca da spezzare, rigorosamente con le mani come da tradizione, prima della cottura conditi con un sugo a base di pomodori freschi, pomodori secchi e capperi. Il piatto si può mangiare così com’è oppure ripassato in forno con mozzarella di bufala e parmigiano. Scelta varia anche per i dolci: da noi in Piemonte spiccano le Margheritine di Stresa, ovvero i biscotti che venivano tradizionalmente offerti agli ospiti dalla regina Margherita, in occasione dei ricevimenti di Ferragosto della Casa Reale. Tipico di Pitigliano, ma diffuso in tutta l’area di Grosseto, il biscotto di mezz’agosto: un dolce a forma di ciambella e aromatizzato con vino e semi di anice. A completare il ricco menù, non può mancare una buona fetta d’anguria, servita fredda. Buon appetito e, soprattutto, buon Ferragosto!