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Attualità | 14 agosto 2024, 16:10

Anche a Pietra un nido di Caretta caretta: è il quinto caso dell'estate nel ponente ligure

La deposizione ancora in uno stabilimento balneare, ai Bagni Iguana

Anche a Pietra un nido di Caretta caretta: è il quinto caso dell'estate nel ponente ligure

Anche a Pietra Ligure una tartaruga Caretta caretta ha deposto le sue uova. È successo la scorsa notte, martedì 13 agosto, intorno alle 21:30, presso i Bagni Iguana.

Dopo Laigueglia, Arma di Taggia, Alassio e Finale Ligure, è il litorale pietrese a "ospitare” il nido di una mamma tartaruga. Il quinto, al momento, di questa stagione estiva nel ponente ligure.

Il nido, situato a circa 10 metri dalla linea di battigia, è già stato messo in sicurezza dopo l'intervento di Guardia Costiera, allertata da alcuni passanti insieme a SOS Tartarughe Legambiente e che a sua volta ha provveduto a informare gli esperti del Gruppo Ligure Tartarughe marine (GLIT), avviando la procedura con la delimitazione dell’area intorno al nido.

Il gruppo ha raccolto tutte le informazioni, coordinato l’intervento ed effettuato il sopralluogo per la ricerca del nido che è stato trovato nella zona indicata a circa 10 metri dalla linea di battigia. Al sopralluogo ha partecipato anche l’Associazione Menkab, mentre il Glit coordinerà le attività tecnico-scientifiche da svolgere sul territorio raccogliendo i dati necessari, coinvolgendo il Comune, i gestori dei bagni e l’associazione stessa.

Dopo circa 45 giorni si inizierà ad ipotizzare la previsione della schiusa e preparare il materiale per il corridoio fino alla battigia, la gestione delle luci e il presidio costante. Nella fase di emersione - solitamente nelle ore notturne-, i volontari autorizzati sorveglieranno il percorso, misurando e contando le tartarughe. Il Glit definisce la data di apertura del nido e coordina il prelievo dei dati utili a scopo tecnico-scientifico.

Come da prassi, il sindaco De Vincenzi ha inoltre provveduto a emettere, nella mattinata odierna, un'ordinanza che stabilisce quali comportamenti debbano tenere gli occupanti del lido per la salvaguardia non solo del nido ma anche delle tartarughine una volta schiusesi le uova.

"Da parte nostra, proseguiremo con la procedura individuata dagli esperti per l’ottimale gestione di questo evento davvero eccezionale e adotteremo tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza fino alla loro schiusa e realizzeremo una gabbia di protezione affinché di incubazione, che va dai 45 agli 80 giorni, possa svolgersi in tutta tranquillità - spiega il sindaco - Siamo innegabilmente sorpresi ed emozionati da questo evento straordinario che ci riempie di stupore e abbiamo da subito agito nella consapevolezza della sua importanza, mettendo in campo come sempre tutta l’attenzione per salvaguardare l’ambiente, le specie protette e la biodiversità del nostro mare e insieme a tutta la città aspettiamo il lieto evento".

Un evento ormai sempre più frequente, che suscita sempre grande emozione e tenerezza, ma che non va dimenticato come costituisca anche un campanello d'allarme per il nostro pianeta e i suoi ecosistemi: "Questi animali cercano la giusta combinazione di fattori come umidità e temperatura, ad esempio, per trovare il giusto ambiente dove depositare le loro uova - avevano spiegato dall'associazione Menkab, tra le più attive nelle ricerche - e si stanno man mano spostando sempre più verso nord. È un segno tangibile del surriscaldamento globale".

Roberto Vassallo

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