Politica - 12 agosto 2024, 10:03

Altare, Scotti: "L'Io del sindaco Briano ha miseramente distrutto il Noi che volevamo essere"

La consigliera comunale indipendente risponde alle accuse del primo cittadino

"A seguito delle esternazioni non politiche, ma personali, contro di me da parte del sindaco Briano, vorrei offrire un momento di riflessione, in una fase di estrema crisi amministrativa, cercando di non recitare ruoli da vittime o carnefici, parti abilmente assunte secondo convenienza". Cosi commenta in una nota Rita Scotti, consigliera comunale indipendente di Altare.

"Il consenso di questa amministrazione comunale è facilmente misurabile su due livelli. Il primo, sui social (che la sua politically correct aborrisce, ma usa), osservando le critiche quotidiane, spontanee ed oggettive dei cittadini, il secondo nei fatti e misurabile in governabilità. Affermare come ha fatto Briano che "la Scotti parla sempre male del paese, ma cosa ha fatto di concreto?" è un facile esercizio che il sindaco compie alternando l’arroganza che usa in Consiglio comunale, con il vittimismo che impiega sui social e coi suoi sodali". 

"Vorrei dire a Briano che quando ero in maggioranza, avevo portato alcune idee e le avevo, in parte, anche attuate, ma poi il merito se lo è potuto prendere lui stesso in  persona, grazie alla mia uscita dal suo gruppo. Ricordo fra tutti l’infermeria presso l’Avis del quale si è lungamente goduto gli elogi. Ma si sa che ama giovarsi della farina che non è del suo sacco".

"Per il polo ricreativo Zeronavanta, che cita esplicitamente contro di me, mi ero realmente proposta nel gruppo di cittadini per la gestione, ma poi sono emersi fatti sorprendenti ed inquietanti, sia per le spese, che l’Amministrazione intende lasciare a carico dei volontari, che per la mancanza di molte attrezzature, che paiono essersi sciolte come neve al sole. Infatti mi risulta che, conclusa questa fase estiva, tutto sarà di ridiscutere e che nulla è stato veramente risolto, ma si va avanti cercando di “tamponare”, come per ogni altro problema del paese". 

"Cosa dovrei fare per essere degna di dissentire da questo modo di amministrare? Ora il mio ruolo non è più quello di amministratore, ma di consigliere di opposizione, quindi il mio impegno continua in termini di vigilanza e controllo dei problemi amministrativi, ascolto gli altaresi nei loro problemi, cosa che lui pare non abbia più la pazienza di fare, con proposte in Consiglio comunale, alcune insieme all’altra parte di minoranza, osservando che Briano non ne accettata mai una!". 

"Il sindaco ha raggiunto l'apice dell'assurdità quando proposi alcune modifiche al regolamento sulla manomissione del suolo pubblico ed ebbe ad affermare che era un ottimo lavoro, peccato che poi votò contrario. Oggi i risultati si vedono e le strade vengono ancora manomesse arbitrariamente, in particolar modo per gli allacci alla fibra ottica, ripristinati impropriamente nei più svariati modi, con l’amministrazione che neppure se ne accorge (vedi ad esempio il cemento bianco e l’avvallamento davanti a casa Feltri)".

"Si parla spesso di coinvolgimento, ma sappiamo che non è un termine di uso comune a questa Amministrazione. L’ho visto dapprima dall’interno ed ora dall’esterno. Una guida che è capace solo di catalogare in amici e nemici, a seconda di chi lo serve e gli dà il consenso o meno, che usa il vittimismo, il piagnisteo, il lamentarsi con gli altri che non fanno abbastanza o nel modo che lui vorrebbe, non potrà mai essere una buona guida".

"Il mandato è partito con un’ampia maggioranza e con basi di governabilità solide. Individuare i colpevoli piuttosto che risolvere i problemi è sempre stato il limite di Insieme per Altare e delle liste precedenti, un limite che Altare sta pagando ancora una volta a caro prezzo. L’Io di Briano ha miseramente distrutto il Noi che volevamo essere", conclude la Scotti.

Redazione