Occhi lucidi e forse qualche lacrima di commozione è scesa per il meraviglioso “incontro” con Roberto Vecchioni e i suoi straordinari musicisti che ieri sera, 9 agosto, hanno emozionato Ceriale.
Perché “incontro” e non concerto? Lo ha spiegato l’artista dal palco cerialese: “Solo quelli di musica sinfonica sono concerti. Questo è un incontro”. Ed era davvero un incontro, quasi intimo, se per un attimo si dimenticava la marea di persone che hanno riempito piazza della Vittoria. Il professore ha infatti incantato il pubblico con poesia, canzoni e monologhi. È stata quasi una “lezione”. Ma non una lezione noiosa. Una conversazione informale capace di aprire gli orizzonti con la forza delle idee e delle parole, della letteratura, da Leopardi a Rimbaud, della storia, dei sentimenti e della musica. Solo lui, forse, poteva unire tutto in oltre due ore di pioggia di emozioni.
Vecchioni si è raccontato, esprimendo il suo immenso amore per la sua compagna di vita, rivolgendo pensieri a tutte le donne, in particolar modo a quelle che vivono nelle zone colpite dai terribili conflitti che stanno dilaniando il mondo e che si vedono strappare via i figli. Ha parlato e cantato l’importanza, forse il senso della vita stessa, di “vivere per trasmettere qualcosa ai nostri figli, che a loro volta faranno lo stesso con i loro figli”.
Ogni canzone di questo “Tra il silenzio e il tuono Tour”, una storia in un percorso di parole, racconti e magiche sinfonie che hanno regalato a tutti i presenti una serata indimenticabile.
“L'ultimo giorno della mia vita da insegnante, ho portato la chitarra in classe. Non l'avevo mai fatto prima, perché ho sempre voluto separare il mio ruolo artistico da quello professionale. Ho cantato ai miei studenti una canzone scritta di getto la sera prima, dedicata a tutti i giovani, perché non si dimentichino mai che tutto il male, prima o poi, passa”. È partita la musica, poi le parole: “Sogna, ragazzo, sogna”.
Tra spunti di riflessione sulla vita, sui sentimenti, alternando con momenti di leggerezza o commoventi, ad esempio sulle note di Vincent, è stata vera magia quando ha intonato “Chiamami ancora amore”, canzone vincitrice al Festival di Sanremo 2011. Torce degli smartphone e telecamere accese, il mare di pubblico unito in un solo grande cuore.
C'è anche stato un momento di grande tenerezza, quando una bimba si è avvicinata al palco e con coraggio gli ha consegnato un foglio. Un disegno o una lettera o forse, chissà, dei versi che potrebbero diventare un'altra meravigliosa canzone. E il professore non si è tirato indietro, accendendo magari qualche sogno.
La serata, parte della rassegna “Rotonda sul Mare”, è stata presentata dalla bravissima Renata Cantamessa, che ha anche dialogato con il professore, prima di far salire sul palco l’assessore alle Manifestazioni del Comune di Ceriale Gianbenedetto Calcagno e il patron di HPI Event Giampiero Baldini.
Prima dell'incontro-concerto, il pubblico ha potuto assistere a uno show cooking condotto da Renata Cantamessa nei panni di Fata Zucchina e curato dalla chef televisiva Giovanna Ruo Berchera, in cui sono stati utilizzati prodotti tipici di Langhe, Monferrato e Roero in abbinamento alle eccellenze della piana di Albenga. L’evento ha visto una giuria di assaggiatori formata dal vicesindaco di Ceriale Luigi Giordano, l’assessore alle Manifestazioni Gianbenedetto Calcagno, il presidente del Consiglio di Albenga Alberto Passino, il professor Gino Rapa dei Fieui di Caruggi e Maria Gramaglia.