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Attualità | 07 agosto 2024, 15:44

Discarica della Ramognina a Varazze, il Comune: "Rifiuti totalmente ricoperti e percolato correttamente raccolto, smaltito e convogliato verso il depuratore"

Il consigliere comunale Ghigliazza ha puntato il dito contro l'amministrazione richiedendo al nomina del Prefetto di un commissario per la gestione

Discarica della Ramognina a Varazze, il Comune: "Rifiuti totalmente ricoperti e percolato correttamente raccolto, smaltito e convogliato verso il depuratore"

Un commissario per gestire la discarica della Ramognina a Varazze. Questa la richiesta del capogruppo di minoranza Antonio Ghigliazza al Prefetto di Savona Carlo De Rogatis preoccupato per l'impianto varazzino chiuso dal 31 dicembre del 2021.

Le criticità di tipo ambientale al centro delle problematiche sollevate dal consigliere comunale.

Non è tardata però ad arrivare la risposta dell'amministrazione comunale.

"Corre il dovere di replicare al fine di frenare sul nascere allarmismi ingiustificati e dannosi per la collettività. Come noto a tutti i cittadini, la discarica sita in Località Ramognina ha terminato da poco più di due anni la fase di conferimento rifiuti che, giova ricordarlo, sono stati meno dei 350 mila metri cubi autorizzati - specificano dal Comune - I rifiuti abbancati in discarica, preme sottolinearlo, sono classificati di tipo non pericoloso cioè, in estrema sintesi, derivanti dalla raccolta dei rifiuti solidi urbani. Oggi, l’impianto deve essere oggetto di intervento di chiusura definitiva, come prescritto dalla legge, ossia, semplificando, di impermeabilizzazione superficiale. Tale attività dovrà essere compiuta entro cinque anni dall’ultimo conferimento. Ad oggi, il progetto di chiusura è stato quasi completato e presto sarà depositato in Provincia per l’avvio della fase autorizzativa. Nel frattempo, così come avviene dall’inizio della sua gestione, la discarica è soggetta ad un dettagliato piano di monitoraggio ambientale imposto, sulla base delle disposizioni normative, dal provvedimento autorizzativo emanato dalla Provincia. Arpal provvede, oltre ad attuare il piano di controlli di parte pubblica, a verifiche straordinarie in sito, per verificare lo stato dell’ambiente e non ha mai evidenziato criticità tali da far solamente ipotizzare un procedimento di inserimento nei siti contaminati da bonificare e, tantomeno, della necessità di nomina di un commissario ad acta".

"Attualmente, come è possibile verificare agevolmente facendo un giro attorno al sito, i rifiuti sono totalmente ricoperti e una buona parte del corpo di discarica è inerbita. Non solo non si vedono svolazzare migliaia di sacchetti, ma non si percepisce più nemmeno l’odore tipico delle discariche in fase di coltivazione. La torcia del biogas funziona correttamente, come verificato da Arpal, e l’impianto di estrazione, presente fin dalla fine degli anni Novanta e progressivamente aggiornato durante gli oltre vent’anni di coltivazione, funziona correttamente. Il percolato fisiologicamente prodotto dall’impianto è correttamente raccolto e smaltito in fognatura e convogliato verso il depuratore consortile" proseguono.

"Per quanto attiene alle dichiarazioni del Consigliere Ghigliazza, ricordando il ruolo di Sindaco ricoperto dal 2005 al 2009, quindi nel pieno della attività della discarica della Ramognina, sorge naturale domandarsi come mai tali problematiche, inclusa la necessità di una eventuale bonifica, del tutto infondata inoltre, vengano evidenziate solamente oggi e non durante gli anni di mandato da Sindaco ricoperti dallo stesso" concludono.

Luciano Parodi

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