L’apertura nei giorni scorsi dell’ex campo sportivo Pino Ferro a Varazze come parcheggio al centro delle polemiche. A sollevare le critiche la consigliere comunale di minoranza di “Varazze Domani” Paola Busso.
“Devo ammettere che apprezzo il fatto che il vicesindaco ci abbia messo la faccia a spiegare questa cosa ai cittadini che però siano ben consapevoli che in questa area debba esserci qualcos’altro. Nel primo progetto che era legato all’attuazione della T1 avrebbe dovuto sorgere un campo da calcio regolamentare, avrebbero dovuto trovare sede la Croce Rossa, la protezione civile e i vigili del fuoco nonché parcheggi interrati a disposizione della città” spiega la consigliere che si è soffermato illustrando una cronistoria degli ultimi anni.
“Questo progetto che era nato con la giunta Busso e poi con la giunta Ghigliazza non è stato realizzato e credo che le motivazioni i varazzini le sappiano. Nel 2011-2012 il progetto era stato fermato e modificato per sostituire il campo con il centro natatorio e sempre la sede delle tre associazioni. Purtroppo non è possibile riavvolgere il nastro e bisogna pensare a ciò che è oggi previsto qui - precisa - Il soggetto attuatore già nel 2011 come oneri che ammontavano avevano previsto 5 milioni di euro. Già Bozzano aveva modificato la convenzione con il soggetto attuatore andando a parcellizzare le opere, cioè non avrebbero più dovuto essere realizzate in modo complessivo ma in parte e cosi anche ovviamente gli oneri”.
“Nel 2022 l’attuale giunta annuncia una modifica del progetto, al posto del centro natatoria sorgerà un palazzetto dello sport. Ovviamente la sede delle associazioni non è prevista perché sono allocate in altri posti benché alcune ancora precariamente e i lavori avrebbero dovuto partire in maniera veloce alla fine di agosto 2022” spiega la consigliere di opposizione.
“Ritengo il progetto riduttivo perché la necessità di spazi sportivi e associativi è molto più grande di un palazzetto che dovrebbe sorgere qui con dei parcheggi a raso. Forse il sindaco e la giunta invece che annunciare l’apertura del parcheggio dovrebbero spiegare ai cittadini di Varazze perché non vediamo nessuna opera realizzata” conclude Paola Busso.