“Siamo contenti della decisione presa stamani e che secondo me riequilibra alcune decisioni poco comprensibili, dal punto di vista del processo non ci siamo opposti, né lo faremo in alcun modo, a un processo rapido e veloce perché siamo convinti di poter spiegare”.
Sono queste le prime parole di Giovanni Toti pronunciate da uomo libero. L’ex presidente di Regione Liguria ha parlato fuori dalla villa di Ameglia in cui era rinchiuso agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso con le accuse di corruzione, falso e finanziamento illecito. Questa mattina la Guardia di Finanza gli ha notificato la revoca della misura cautelare che, di fatto, lo libera in attesa dell’eventuale processo.
“Mai come in questa occasione i problemi della giustizia e della politica si sono intersecati e mi auguro che alla politica sia molto chiaro quello che fa parte degli atti d’accusa che è qualcosa a me poco comprensibile - ha aggiunto Toti - ci sono atti legittimi e finanziamenti legittimi che, messi insieme, secondo la Procura connotano un comportamento criminoso. Questo mette in discussione l’autonomia della politica e sarà qualcosa che farà discutere nelle aule di giustizia, ma anche nelle aule della politica”.
Infine una considerazione sul piano personale: “Non è stato piacevole sentirsi privati del tempo e della libertà, specie se si pensa di non aver fatto nulla di male”.