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Attualità | 31 luglio 2024, 07:25

Delitto per diletto. "Il capolinea", la sesta puntata del giallo di Rodolfo Rotondo

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Delitto per diletto. "Il capolinea", la sesta puntata del giallo di Rodolfo Rotondo

Sesta puntata.

Non sono ancora le 8,00, ma l'aria che arriva in faccia al Capitano Forti,  mentre con la sua moto si dirige al comando dei Carabinieri, è già caldissima. Si siede alla sua scrivania e prima di mettersi al lavoro da' un'occhiata ai titoli dei giornali online. La cronaca locale è dominata dal misterioso caso del professor Santi e tutte le testate sembrano sottolineare il fatto che gli inquirenti non sappiano assolutamente da che parte cominciare. 

"Iniziamo proprio bene!" pensa Forti mentre con il telefono interno convoca la Tenente Preziosi. 

La ragazza arriva immediatamente e pungolata dal Capitano su come la stampa abbia potuto avere tante informazioni delicate, ammette di avergliele fornite lei. Forti non dice nulla, fa una faccia, più eloquente di mille parole e poi, comprendendo la buona fede della Tenente, le chiede:

"Allora Preziosi, come procedono le cose?"

"Ho programmato una serie di colloqui con diversi testimoni di cui sono riuscita a risalire all'identità, ad esempio la donna incontrata dalla vittima al bar Garibaldi di Imperia è una professoressa collega del povero Santi. Il venditore di rose, che potrebbe esserci molto utile per individuare gli zingari e anche le altre persone, lo possiamo incontrare questo pomeriggio proprio al capolinea di Andora. 

La sorella della vittima è disposta a parlare con noi in qualsiasi momento, ci aspetta a casa in via Mazzini, vicino al Residence La Palma".

"Anche ora?" chiede Forti.

"Sì!"

"Bene, allora andiamo... Ah! Segnali a tutti di controllare i ricettatori d'oro e preziosi, se siamo fortunati troviamo le cose rubate al professore, vorranno sbarazzarsene velocemente, magari chi le ha rubate commette qualche errore".

Prima di uscire dal Comando con la Tenente, il Capitano dà una rapida occhiata al telefono: la doppia spunta al messaggio mandato a Laura è sempre lì, ma non arriva nessuna risposta. Forti è tanto abile e determinato nelle questioni legate a combattere il crimine, quanto impacciato e insicuro nelle questioni sentimentali. "Forse dovrei provare a chiamarla" pensa mentre sale sull'auto di servizio guidata dalla Tenente, che gli dice:

"Ah... Capitano, sa che il venditore di rose, nel suo paese in Libia, era un infermiere, ed è persino laureato".

Forti con molta calma, un po' di sarcasmo, un tono di voce assolutamente duro e il pensiero delle conoscenze  che quell'uomo può possedere in medicinali, sonniferi..., dice: "Cosa aspettava a dirmelo Tenente, voleva avvisare prima tutti i giornalisti della zona?"

Continua...

Rodolfo Rotondo

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