"Non ho visto nessuna strada percorribile per contrastare questa cosa. Da quel che so ne hanno fatte altre trivellazioni".
Così il quilianese Marco Patrone dopo che da mercoledì scorso Snam ha posizionato sul suo terreno a Valleggia in via Fiume dopo il ponte di via San Pietro una trivella che ha iniziato ad effettuare i sondaggi due giorni dopo.
Nel suo orto infatti sarebbe previsto il posizionamento di una stazione di pompaggio a servizio del rigassificatore. In caso di anomalia di pompaggio sulla struttura principale la stessa si mette in moto e si mette in soccorso per pompare. La condotta del gas sale su dal torrente Quiliano e da progetto esce entrando nel terreno del cittadino quilianese.
"Ho ricevuto una lettera della Snam che mi diceva del progetto e visto che il mio terreno è nell'area progettuale sarebbe stata sotto esproprio. Poi un altro foglio con il decreto del Prefetto che specificava che secondo la legge dello Stato ero obbligato a farli entrare - puntualizza Patrone - Sono venuti a fare due sopralluoghi del terreno, mercoledi si sono presentati con la trivella e venerdì hanno già iniziato a trivellare".
Nell'ottobre del 2023 il Prefetto infatti aveva autorizzato la Snam ad introdursi, nei fondi di proprietà privata, per lo svolgimento delle operazioni finalizzate alla redazione del progetto del nuovo gasdotto FSRU Alto Tirreno e collegamento alla Rete Nazionale gasdotti che interesserà i territori dei Comuni di Vado Ligure, Quiliano, Altare, Carcare, Cairo Montenotte.
L'ex numero uno del Palazzo del Governo savonese Gullotti aveva il proprio assenso alla società che ha realizzato il progetto di posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra a 4 km dalla costa di Vado e a 2.9 km dalla costa di Savona, ad intervenire sulla parte a terra per effettuare operazioni planimetriche, rilievi topografici e per l'esecuzione di sondaggi archeologici, geologici e geoelettrici.
"Preso atto che l'istanza evidenzia che tale accesso è indispensabile per l'espletamento delle predette operazioni preliminari finalizzate alla redazione del progetto indicato e considerato che ii trasporto di gas naturale rientra tra le attività dichiarate di interesse strategico e di preminente interesse nazionale" veniva spiegato dalla Prefettura - La società Snam è tenuta a risarcire qualunque danno arrecato agli aventi diritto nell'ambito dell'esecuzione dei lavori preparatori inerenti la redazione del progetto del metanodotto".
Lo scorso giugno la società aveva poi iniziato gli incontri in Val Bormida e a Quiliano per illustrare gli accordi bonari. E non sono mancate le polemiche.
"Non abbiamo accettato nessun accordo e sicuramente l'offerta che è stata formulata non è a prezzo di mercato - conclude Marco Patrone - Se il progetto fosse approvato e fossimo tutti d'accordo potremo assoldare uno studio legale per fare un ricorso al Tar. Al momento però è prematuro fare qualsiasi ragionamento".