Economia - 30 luglio 2024, 07:00

Si susseguono le pronunce positive per il ricorso carta del Docente

Numerose le sentenze che riconoscono il diritto dei docenti precari a beneficiare della Carta del Docente

Anche i supplenti hanno quindi pienamente diritto a ricevere il bonus di 500 euro per ogni anno scolastico prestato con contratto a tempo determinato, una misura fino ad ora riservata solo a quelli di ruolo.

Grazie ad una serie di Sentenze della Corte di Cassazione susseguitesi nel corso degli ultimi anni è stata data la possibilità anche al personale docente a tempo determinato di poter usufruire del vantaggio economico, mentre il Ministero fatica a mettersi alla pari con tali pronunce. Solo dallo scorso agosto con la legge 103/2023 il MIM ha riconosciuto ai docenti con supplenze annuali la possibilità di ricevere il contributo per l’anno scolastico 2023/2024, lasciando di fatto ancora senza bonus una grossa fetta del personale scolastico.

Per l’anno scolastico 2024/2025, ormai quasi alle porte, sembra che il Governo non voglia allinearsi a quanto stabilito anche dalla Corte Europea, negando agli insegnanti supplenti la possibilità di ottenere il vantaggio economico per l’acquisto di materiali, corsi ed ingressi a musei ed eventi volto all’aggiornamento e alla crescita professionale in servizio.

Eppure le molteplici sentenze favorevoli del Ricorso carta docente emesse dai Tribunali di tutto il territorio nazionale, in funzione di Giudice del Lavoro, sottolineano la necessità di porre fine ad un’illegittima disparità di trattamento perpetrata nel sistema scolastico, con il fine di equiparare il servizio svolto dagli insegnanti precari a quelli assunti a tempo indeterminato.

Chi è impegnato in forza nella scuola è pienamente a conoscenza del fatto che al netto dei giorni di lavoro, degli impegni scolastici ed extrascolastici, delle riunioni collegiali e dell’attività didattica in senso stretto, non sussistono sostanziali differenze tra il servizio svolto da un docente di ruolo e uno non di ruolo.

Lo Studio legale Giustizia Scuola, promuovendo il Ricorso carta docente, mira a porre fine a tale discriminazione offrendo la possibilità a migliaia di insegnanti non solo di ottenere il Bonus per i prossimi anni scolastici, ma anche di recuperare le somme spettanti per l’ultimo quinquennio. Anche i docenti attualmente di ruolo possono vedersi riconosciuto il diritto a ricevere il denaro, corrisposto per mezzo di buoni generabili tramite il borsellino elettronico, per gli anni scolastici svolti con contratti a tempo determinato a partire dall’anno scolastico 2019/2020.

Un’iniziativa che si rende quantomai necessaria al fine di garantire un’equità di trattamento e migliorare l’offerta formativa dell’intero sistema scolastico nazionale.

Richy Garino