Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in un'intervista al Messaggero, ha criticato l'espressione "giustizia a orologeria", affermando che chi è eletto dal popolo ha il "dovere di restare in carica anche se sottoposto a un'indagine che, come tante altre, può pure rivelarsi infondata".
Nordio ha sottolineato che, diversamente, si rischia di "condizionare la politica", come avvenuto con Tangentopoli. Riguardo alle misure cautelari applicate al governatore della Liguria, Giovanni Toti, il ministro si è detto "perplesso quando una misura cautelare viene applicata dopo vari anni di indagine" e "con provvedimenti successivi a breve distanza l'uno dall'altro".
Alla domanda se invierà ispettori alla procura di Genova, il Guardasigilli ha risposto che "attualmente non c'è nessuna iniziativa in tal senso, ma questa è una sconfitta per la democrazia".