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Politica | 27 luglio 2024, 15:00

Dimissioni Toti, Arboscello (Pd): "Liguria non più ostaggio dei domiciliari del presidente. Ora un'alleanza sui temi, non a tavolino"

Il consigliere dem guarda già alle prossime elezioni: "Sanità primo grosso tema, dovremo intercettare le esigenze dei liguri e dare risposte. Rigassificatore? Emblema di un modello di governo non replicabile"

Dimissioni Toti, Arboscello (PD): "Atto dovuto, Liguria non più ostaggio. Rigassificatore? Emblema di un modello di governo non replicabile"

"Ora è il momento di scrivere una nuova pagina, con serietà e impegno, per dare nuova centralità ai savonesi e ai liguri".

Guarda già alle prossime elezioni regionali, che con ogni probabilità si terranno in pieno autunno, il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello, a poche ore dall'ufficialità delle dimissioni del presidente Toti, agli arresti nella sua abitazione di Ameglia dallo scorso 7 maggio per l'inchiesta sulla presunta corruzione.

E non ha dubbi sulla bontà di questo passo Arboscello, "un atto dovuto, non per l'indagine giudiziaria ma per i liguri e la Liguria, non più ostaggio di un presidente ai domiciliari". Un epilogo del quale i primi prodromi si erano avvertiti nell'ultima seduta dell'assemblea legislativa "con aria di smobilitazione da parte della maggioranza", giunto a chiudere nove anni di governo che, per il consigliere dem, rappresentano già il passato.

E tutto con un bilancio visto dall'opposizione come in negativo su diverse tipologie di asset governativi: "Toti ha lasciato una Liguria sotto le macerie, la sanità è il primo grosso tema - sostiene Arboscello -. Dovremo affrontare la situazione di petto e, nel caso in cui ovviamente vincessimo, dare delle risposte chiare ai liguri in una situazione nazionale obiettivamente di grande difficoltà. Però credo che la Liguria sia tra le ultime in Italia come assistenza sanitaria ai propri cittadini, e questo non è degno della nostra regione".

Altra dirimente questione, nel savonese, è poi quella riguardante il posizionamento del rigassificatore a quattro chilometri dalla costa vadese. "La battaglia della vita" per la nostra provincia, la definisce Arboscello ricordando la posizione sempre contraria dei dem "al fianco dei comitati, dei cittadini, dei sindaci, di un intero territorio compatto" nel rifiutare un progetto che non fatica a ribadire "non compatibile col nostro territorio, col nostro ambiente".

Non sarà però l'unico tema dirimente nella prossima campagna elettorale, assicura il consigliere bergeggino. "Credo sia stata la rappresentazione plastica di un modello di governo che era quello del centrodestra, che non può essere più applicato e replicabile, cioè quello di calare i progetti dall'alto - afferma - Credo che il centrodestra pagherà un duro scotto su questa vicenda, non tanto perché è un tema importante, e ne siamo consapevoli, ma quale emblema di voler imporre qualcosa. Una volta eletti dovremmo governare diversamente, interfacciandoci col nostro territorio, coi nostri cittadini e fare le scelte che li riguardano insieme a loro, direttamente".

"Intercettare le necessità dei liguri" è quindi il primo step di un Partito Democratico e di una coalizione di "campo largo" più in generale che già nelle scorse settimane, con la nascita di tavoli tematici, ha cominciato a lavorare in vista del caldo autunno di campagna elettorale.

Tanti sono gli aspetti da mettere a fuoco, in primis, ribadisce Arboscello, il nome del candidato presidente. Senza dimenticare, in questa direzione, la disponibilità di Andrea Orlando. "Una disponibilità sicuramente autorevole - sottolinea - ma la decisione dovrà essere presa insieme agli alleati, così come sul programma. Dovremmo concentrarci sui temi che ci accomunano, com'è stato per la sanità, al cui tavolo tematico hanno partecipato tutte le forze politiche. Non solo quelle presenti all'interno del Consiglio Regionale, ma anche all'esterno come ad esempio l'Alleanza Verdi-Sinistra. Ci auguriamo di di dare vita alla più ampia coalizione possibile non costruita a tavolino ma sui temi".

Mattia Pastorino

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