Incendi boschivi, l'OSA: "Una catastrofe per animali e piante"

Inizia oggi lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi proclamato dalla regione Liguria.

Il decreto prevede il divieto di accendere fuochi, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, fornelli, inceneritori o motori che producano faville o brace, fumare o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo di incendio boschivo, ed invita a prestare la massima attenzione e a segnalare ogni piccolo focolaio al 112, evitando che si trasformi in un incendio.

"In ogni ettaro muoiono, bruciati vivi o asfissiati - secondo un calcolo dell’Osservatorio Savonese Animalista (OSA), confermato dal Corpo Forestale dello Stato (ora Carabinieri Forestali) - almeno cinque milioni di insetti, da cinque a diecimila rettili ed uccelli e circa duecento mammiferi, i cui piccoli corpi sono quasi sempre distrutti e polverizzati dalle fiamme; e soffriranno per molto tempo i superstiti che, fuggiti nelle aree vicine, dovranno competere con le popolazioni originarie in ambienti che non conoscono, correndo seriamente il rischio di morire di fame".

OSA si augura che "siano al più presto attivati droni o sistemi satellitari di avvistamento degli incendi e si regolamenti l’accesso di auto e moto alle zone boschive nel periodo di dichiarata grave pericolosità come l’attuale, vietandolo in zone molto boscose e difficilmente raggiungibili. Un fuoristrada o un mezzo da motocross con una cattiva combustione ed una marmitta sporca possono essere innesco della vegetazione secca ai margini delle strade di campagna; forse potrebbe essere utile rendere obbligatori filtri tagliafiamma sugli scappamenti".

"Invitiamo infine chi ama gli animali alla vigilanza attiva e ad iscriversi alle squadre antincendio: un rogo non minaccia soltanto la vita umana e gli alberi, ma è sempre un’autentica mattanza di animali", concludono dall'OSA.