“Ci rendiamo conto di non avere la bacchetta magica. L'abolizione della povertà non è nelle nostre possibilità; incrementare e differenziare i servizi è l'unica risposta che possiamo dare”. Il Comune parte dal rapporto della sociologa Deborah Erminio sui senza tetto per pianificare e mettere a sistema gli interventi e i servizi programmati in questi anni.
Dal rapporto sono una sessantina le persone senza fissa dimora concentrati in aree diverse della città. “C'è il progetto della stazione di posta in via de Amicis – dice Viaggi – finanziata con il Pnrr ma dovremo aspettare il 2026. Poi c'è anche il progetto 'Housing first' in via Mistrangelo che sarà una risposta importante ma anche questa ha bisogno di tempo. Stiamo ragionando anche su una serie di servizi da dare, ad esempio i servizi igienici”.
“Ci rendiamo conto che avere dei servizi, se da un lato aiuta queste persone dall'altro ha un effetto di richiamo - prosegue Viaggi – Molti senza tetto, in estate, vengono da città del Piemonte perché le nostre sono zone più appetibili. Non è facile trovare un equilibrio”.
Palazzo Sisto prevede anche di aumentare l'unità di strada, composta da persone di Caritas e Arci e riprendere la collaborazione con Croce Rossa che era momentaneamente interrotta.
“La maggior parte di queste persone hanno problemi di dipendenze o di disagio mentale . Prosegue Viaggi – per questo è fondamentale il rapporto con Asl2. Abbiamo fatto una serie di incontri con il responsabile del Dipartimento dipendenze e salute mentale, settore che ha competenze specifiche in questo settore. Il problema è che da parte dell'azienda sanitaria c'è la presa in carico solo per pazienti Asl2 e bisogna trovare una soluzione”.