"Mi dispiace tanto per Sassello, credo che per il paese non sia un bene".
Così il capogruppo di opposizione Gian Marco Scasso ha commentato la decisione del sindaco di Sassello Marco Dabove di rassegnare le sue dimissioni.
Il primo cittadino sassellese le ha annunciate nel consiglio comunale di mercoledì scorso legate a divergenze e a differenze di vedute con alcuni membri della sua maggioranza e soprattutto con il vice sindaco Tomaso Pronsati.
"A me dispiace che Marco abbia avvertito in modo così pesante questo incarico. Avrei voluto perdere contro un'amministrazione forte che non si fosse dimessa però dopo un anno. Siamo dispiaciuti perchè c'erano situazioni in essere legate al nostro ospedale e molto altro" continua il consigliere di minoranza.
Scasso il 15 maggio del 2023 era stato sconfitto da Dabove fermandosi al 45.63%.
"Noi come minoranza ci siamo comportati da persone più giudiziose possibili e non siamo stati contrari a tutto, anzi. Neanche sull'imu - puntualizza - Il problema è che il vicesindaco dice che è un fulmine a ciel sereno ma tutti sanno che è da 6 mesi che fa campagna elettorale. Se metti il tuo ego davanti alla squadra non riuscirai mai a fare squadra. Forte dei suoi voti a volte è stato poco paziente con chi da anni è stato in amministrazione".
Dopo che le dimissioni saranno ufficialmente presentate al Prefetto (lunedì 29 luglio) dovranno passare 20 giorni e successivamente verrà nominato un commissario prefettizio.
"Deve uscire ora un sentimento che non ci porta a dover scegliere un sindaco in fretta e furia. Dobbiamo cercare di fare tesoro di questa sconfitta sassellese e iniziare a costruire un'amministrazione per il futuro" puntualizza.
È prematuro iniziare a fare un toto nomi (le elezioni molto probabilmente si svolgeranno nella primavera del 2025) ma chiaramente i nomi di Pronsati e Scasso sono in pole position per la candidatura. L'ex sindaco Daniele Buschiazzo (eletto in maggioranza) non sembra essere intenzionato a correre per un eventuale terzo mandato.
"Ho già ricevuto tante telefonate in queste ore e io voglio andare avanti sempre. Sassello è il mio paese e se ci sono altre persone meglio di me che fanno il bene ben vengano - conclude Gian Marco Scasso - Non devo fare il sindaco a tutti i costi. Sassello deve cambiare modo di ragionare. Se vogliamo far sì che questi posti abbiano un futuro dobbiamo cambiare testa".