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Attualità | 24 luglio 2024, 08:13

Vado, salpato il terzo cassone per la diga di Genova (FOTO)

Il primo era partito dal porto vadese il 23 maggio, il secondo il primo luglio

Vado, salpato il terzo cassone per la diga di Genova (FOTO)

Il terzo cassone per la diga foranea di Genova è partito ieri dal porto di Vado Ligure. Dopo la partenza del primo il 23 maggio e il secondo il primo di luglio il terzo nel pomeriggio è salpato dal porto vadese.

Il cassone, il terzo degli oltre 90 che comporranno i primi 4km dei 6km complessivi dell’opera, è stato realizzato nei cantieri galleggianti allestiti nel porto di Vado e misura 21,7 metri in altezza, 40 metri in lunghezza e 25 metri in larghezza, con un peso di 10mila tonnellate. 

Costruiti in cemento armato, i cassoni sono veri e propri giganti: grossi come palazzi, saranno posati uno accanto all’altro sul basamento sommerso per dare forma alla diga.

Nel frattempo la settimana scorsa era stato salpato il secondo dei tredici cassoni della vecchia diga che saranno recuperati e utilizzati per realizzare il nuovo profilo della struttura a protezione del porto di Vado e della piattaforma Multipurpose. 

Dopo essere stato “liberato” dalla sovrastruttura con la tecnica della demolizione controllata con esplosivo e messo in galleggiamento, il blocco di calcestruzzo era stato trainato con l'ausilio di cinque imbarcazioni nella nuova posizione di progetto affianco ai quattro di nuova costruzione prefabbricati nell’impianto “Dario” e affondati nei mesi scorsi. Subito dopo, erano iniziate le attività di affondamento che sono proseguite fino alla serata.

"Grazie al riutilizzo dei cassoni della diga esistente, e al reimpiego del materiale di recupero opportunamente trattato e analizzato derivante dal cantiere per il loro riempimento, le attività in corso a Vado si distinguono per l'attenzione alla riduzione degli sprechi  rappresentando un ottimo esempio di attuazione del principio di economia circolare" spiegano dall'Autorità di Sistema Portuale.

"Parallelamente, i lavori proseguono sia lato mare sia a terra. Quotidianamente vengono effettuati versamenti per realizzare lo scanno di imbasamento nell'area in cui verranno affondate le 11 strutture restanti da riposizionare per realizzare il nuovo profilo di progetto. Sull’infrastruttura esistente proseguono invece le demolizioni con esplosivo controllato, attività funzionale allo svuotamento e al successivo spostamento dei cassoni - continuano - La diga in costruzione ha l’obbiettivo di creare una nuova struttura di protezione più al largo rispetto a quella attuale, permettendo di aumentare la larghezza dell’imboccatura di circa 150 metri. Questo miglioramento non solo garantirà maggiore sicurezza, ma agevolerà anche le manovre di accosto alla Piattaforma Multipurpose e ai vicini terminal frutta e traghetti/RoRo. I lavori rappresentano un passo significativo verso l'ammodernamento delle infrastrutture portuali di Vado Ligure, contribuendo a rendere lo scalo vadese un hub marittimo più sicuro ed efficiente".

Luciano Parodi

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