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Attualità | 24 luglio 2024, 07:23

Delitto per diletto. "Il capolinea", la quarta puntata del giallo di Rodolfo Rotondo

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Delitto per diletto. "Il capolinea", la quarta puntata del giallo di Rodolfo Rotondo

Quarta puntata.

Il Capitano Forti si avvicina alla donna disperata e con  tutta la delicatezza che possiede, mostrata in realtà molto raramente, le inizia a parlare con voce empatica. 

"Mi scusi signora, so di essere inopportuno, ma sto seguendo le indagini e, a volte, perdere tempo prezioso nei primi istanti dopo un fatto terribile come questo, può avvantaggiare solo i criminali".

La donna intuisce le buone intenzioni di Forti e, tra le lacrime, senza proferire parola annuisce.

"Come si chiama?" Chiede il Capitano. 

"Oriana", risponde a bassa voce con fatica la donna.

"Senta Oriana, è proprio sicura che suo fratello avesse con sé quegli oggetti preziosi? E poi... mi sa dire come mai si trovava a Imperia visto che il liceo in estate è chiuso? doveva fare qualcosa, vedersi con qualcuno?"

"Carlo", finalmente conosciamo anche il nome del povero professor Santi, "non usciva mai di casa senza il suo vecchio orologio e la stilografica, mille volte gli ho detto che potevano attirare dei malfattori... Crede che possano averlo ammazzato per prenderglieli?"

"Questo non voglio nemmeno pensarlo, ma ormai non mi stupisco più di niente...  E riguardo il motivo per cui si trovasse a Imperia?"

"Era andato in biblioteca, ultimamente ci andava spesso, stava preparando il programma per i ragazzi del quinto anno, voleva inserire una serie di artisti contemporanei del nord Europa. Sa, per lui il lavoro era una vera missione, ci teneva moltissimo. Infatti, aveva la brutta fama di essere un professore molto severo, alcuni suoi studenti si sono ritrovati dei due in pagella. Ma al contempo era molto disponibile, anche dopo l'orario scolastico, insomma aiutava chi voleva recuperare, chi impegnandosi era comunque indietro nello studio".

"L'autista ha visto suo fratello parlare confidenzialmente con una donna prima di salire sull'autobus, ha idea di chi possa essere?"

Oriana palesemente infastidita da questa ultima domanda di Forti risponde a denti stretti: " No! No! Mio fratello, non credo", poi aggiunge: "Mi scusi Capitano , sono molto stanca, posso andare ora?". "Ma certo, mi perdoni, ne parleremo domani con calma, mi dispiace davvero tanto per suo fratello Carlo".

La mente del  Capitano ora è colma di fantasiose, quanto improbabili ipotesi, sul movente di questo strano omicidio, ma sono ormai quasi le quattro di mattina e, dopo aver sbrigato tutte le questioni burocratiche, Forti, stanchissimo, fa rientro a casa sua nella campagna di Albenga.  Prima di mettersi a letto, per riposare qualche ora, mette il telefono in carica.  Ed è in quel preciso istante che si ricorda di non avere più richiamato Laura.

"Che figura da cafone maleducato,  chissà cosa penserà di me". Sussura amareggiato tra sé e sé. D'altronde chiamarla ora è improponibile, così decide di mandarle un breve messaggio di scuse sperando che lei comprenda la situazione. Poi finalmente crolla sul suo letto.

Continua...

Rodolfo Rotondo

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