"L'Amministrazione comunale, appena insediata nel segno della continuità con quella precedente, non ha potuto, ancora una volta, non ravvisare gli stessi problemi che hanno afflitto e continuano ad affliggere il nostro ospedale e la nostra sanità più in generale".
Esordiscono il Sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi e il Consigliere delegato alla sanità e capogruppo di maggioranza in seno al Consiglio comunale Giovanni Liscio che proseguono: "Ci eravamo lasciati con la presentazione di un piano socio - sanitario che, in qualche misura, poteva far ben sperare per ciò che riguarda il nodo spinoso del punto nascite del Santa Corona, indicandone esplicitamente due in tutta la provincia".
"Oggi, purtroppo, le notizie e le informazioni che ci giungono sono completamente di segno negativo e non fanno presagire una nuova stagione favorevole al cambiamento di indirizzo. Non solo ci risulta, addirittura, che sia stato indebolito e ridotto ai minimi termini quella parte di servizio ambulatoriale che ancora svolgeva funzioni importanti, benché già limitate dalla chiusura e lo spostamento del servizio di ostetricia e ginecologia, ma anche la parte svolta dai servizi territoriali risulta indebolita nelle sue funzioni primarie e, per i consultori, si registra addirittura un livello ben al di sotto della media nazionale, in barba alla normativa vigente che ne prevede uno ogni ventimila abitanti. In pratica, in molti casi, si devono percorrere decine di chilometri non solo per poter partorire, con rischi evidenti, ma anche per poter essere seguiti nelle fasi pre e post parto”, continuano il sindaco e il consigliere.
"Recentemente, durante un evento presso il padiglione riabilitativo ex Polio, come sindaco avevo espresso all’assessore regionale Gratarola dubbi e preoccupazioni in merito, chiedendo un vero e proprio cambio di passo se davvero si voleva rilanciare il nosocomio pietrese e rimarcando che tutto quello che in questi anni è stato tolto al Santa Corona, anche temporaneamente, non è più tornato indietro", aggiunge e ribadisce De Vincenzi.
"Nonostante si sia atteso pazientemente la riapertura del punto nascite, tenuto conto anche di circostanze sfavorevoli e avverse, oggi pretendiamo risposte serie e concrete, da parte di Asl 2 e Regione, per un servizio essenziale e indispensabile alla sopravvivenza del nostro DEA di secondo livello. Istituto questo che il Santa Corona si è guadagnato e costruito negli anni, grazie ai tanti professionisti e grazie soprattutto ad una vocazione per tutto ciò che concerne la medicina d'urgenza di ogni tipo, alla traumatologia e anche alla gestione dei parti in emergenza con tutti i servizi a supporto (angiografia interventistica sulle 24 ore), che ne hanno fatto un vero e proprio punto di riferimento in tutta la provincia e non solo – proseguono De Vincenzi e Liscio – Chiediamo, per questo, che venga fatto uno sforzo organizzativo considerevole affinché tutti gli strumenti necessari alla riapertura del servizio di ostetricia e ginecologia del Santa Corona, possa avvenire in tempi brevi. Lo chiediamo come Amministrazione comunale ma lo chiede soprattutto un vasto territorio al quale è stato tolto un bene prezioso", concludono il primo cittadino e il consigliere.