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Attualità | 19 luglio 2024, 14:59

Da Regione Liguria quindici milioni di euro per l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale

L’assessore Marco Scajola lancia la terza edizione di ‘Abilità al plurale’: “Tra le priorità di questa amministrazione regionale abbiamo inserito quella di non lasciare nessuno indietro”

Le immagini della presentazione

Le immagini della presentazione

Regione Liguria tende la mano ai meno fortunati e stanzia 15 milioni di euro all’interno del terzo bando ‘Abilità al plurale’ dedicato all'inserimento o al reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Il finanziamento andrà a valere sul Fondo Sociale Europeo 2021/2027 e, nelle intenzioni dell’amministrazione, servita per “combattere ogni forma di discriminazione e di emarginazione sociale”.

L’iniziativa è stata presentata dall’assessore regionale alla Formazione, Marco Scajola che lo ha definito “un provvedimento che si rivolge alle fasce più deboli e disagiate”.

Tra le priorità di questa amministrazione regionale, fin dal 2015, abbiamo inserito quella di non lasciare nessuno indietro e ‘Abilità al Plurale 3’ lo dimostra ancora una volta - ha aggiunto Scajola in sede di presentazione - rispetto alla seconda edizione abbiamo aumentato la disponibilità economica per le azioni finalizzate all'inserimento lavorativo, da 10 a 15 milioni di euro, e ampliato la platea di possibili destinatari riducendo l'età minima da 18 a 16 anni”.

Siamo convinti di poter dare un contributo concreto a tante persone, oltre mille quelle stimate, che vivono o hanno vissuto difficoltà ad acquisire competenze tali che consentano loro di avere nuove possibilità di inserimento lavorativo e sociale” ha concluso Scajola.

Il terzo bando ‘Abilità al Plurale’ si rivolge a disoccupati, inoccupati e inattivi maggiori di 16 anni ricompresi in cinque diverse aree di disagio sociale: disabilità psichica, fisica e sensoriale, immigrati, richiedenti asilo, donne vittime di violenza, soggetti affetti da dipendenze, soggetti in esecuzione penale ed ex detenuti; persone inquadrate nei fenomeni di nuova povertà, senza fissa dimora, prive di dimora o di titolo di studio.

Potranno essere finanziati progetti per un costo complessivo dai 100 mila ai 700 mila euro e a presentarli potranno essere partenariati, composti da un massimo di sette soggetti, già esistenti o creati appositamente con competenze ed esperienze diversificate.

Tra le azioni ammissibili nei progetti, tutte finalizzate allo sviluppo di abilità che possano portare a un inserimento occupazionale, ci sono: orientamento, formazione compresa quella relativa alla lingua italiana per gli stranieri, tutoraggio, tirocini, borse lavoro, bonus assunzionali, attività seminariali e di affiancamento per i destinatari e le loro famiglie.

La precedente edizione di ‘Abilità al Plurale' era stata finanziata con 10 milioni di euro per 19 diversi progetti. Il 22% dei destinatari è stato tra i minori di 25 anni, il 24% persone con disabilità, il 18% detenuti o ex detenuti e il 13% immigrati.

Le candidature per la nuova edizione potranno essere presentate ad Alfa (Agenzia ligure per la formazione, il lavoro e l'accreditamento) dal 2 settembre al 18 ottobre.

Pietro Zampedroni

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