Attualità - 19 luglio 2024, 16:30

Savona, dalla Regione ok a una variante al Puc riguardante ‘Le Officine’

L’atto consente una riduzione del vincolo di attività produttive/artigianali da circa 9000 mq a 5000 mq e, conseguentemente, una parziale ridefinizione delle destinazioni d’uso insediabili

Via libera da parte della Giunta Regionale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Marco Scajola, a una variante al Puc del Comune di Savona riguardante ‘Le Officine’ (ex Metalmetron).

L’atto consente una riduzione del vincolo di attività produttive/artigianali da circa 9000 mq a 5000 mq e, conseguentemente, una parziale ridefinizione delle destinazioni d’uso insediabili. I 4000 mq non più vincolati potranno infatti, in questo modo, essere sfruttati per: attività ricreative, ludico sportive, attività mediche, centri sociali o adibiti all’estensione di parte delle destinazioni già presenti, come uffici e attività direzionali o esercizi pubblici. Da sottolineare che la variante non prevede la realizzazione di nessun nuovo volume, ma mira all’utilizzo di locali rimasti sfitti o invenduti in un’area che è già adibita a centro polifunzionale.

“Approviamo una variante significativa che va incontro alle richieste di mercato – spiega l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola -. Da 9000 mq destinati alle attività produttive artigianali scenderemo a 5000 lasciando spazio ad altre attività per le quale vi è, attualmente, maggior domanda. L’obiettivo è quello di dare nuova linfa a tutta l’area de ‘Le Officine’ recependo, come amministrazione regionale, quanto proposto dal Comune di Savona. Attraverso una programmazione urbanistica strategica Regione dimostra la vicinanza e la grande attenzione verso il territorio e le sue necessità”.

"Si conclude positivamente un percorso iniziato nel luglio 2022 con delibera del nostro Consiglio Comunale - aggiunge l'assessore all'Urbanistica del Comune di Savona Ilaria Becco-. La variante consente una più ampia e flessibile gestione del mix di funzioni di cui 'Le Officine' avevano necessità. Questo provvedimento, che non incide sull’attuale superficie commerciale e sulla parte alberghiera, dà risposte alle richieste di utilizzo di spazi inutilizzati con funzioni coerenti con il contesto, cosa che la normativa vigente non permetteva di fare".

Redazione