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| 18 luglio 2024, 08:30

Versatilità e passione, così Palazzo Lomellino diventa un'opera di Lego grazie a Luca Petraglia

Il modellino, composto da ventimila mattoncini, sarà visitabile da sabato nel palazzo di via Garibaldi. Il Lego artist milanese: "Ho visto la facciata su un'enciclopedia e me ne sono innamorato"

Versatilità e passione, così Palazzo Lomellino diventa un'opera di Lego grazie a Luca Petraglia

Ventimila mattoncini per ricreare la facciata di Palazzo Lomellino, una delle più affascinanti e iconiche tra quelle dei palazzi dei Rolli.

Il lavoro di Luca Petraglia, Lego artist milanese, lascia a bocca aperta per la ricchezza di particolari che questa creazione di circa ottanta centimetri di altezza contiene al suo interno.

Dalle colonne che incorniciano l’ingresso alle decorazioni che si alternano alle finestre, passando per il colore che contraddistingue l’edificio, nella rappresentazione Lego di Palazzo Lomellino non manca nulla. 

Ho visto questo palazzo, che è patrimonio UNESCO, su un’enciclopedia e mi sono subito innamorato del suo stile particolare e unico nel suo genere tanto da decider di rifarlo con i mattoncini”.

Un progetto nato dall’abilità di Petraglia, che ha unito la sua passione per i mattoncini danesi celebri in tutto il mondo a una capacità compositiva fuori dal comune.

Il suo talento è esploso tanto che oggi alcuni dei suoi lavori più noti come la Torre di Pisa, il Ponte di Rialto e il Tram Carrelli di Milano, sono esposti all’interno della Lego House di Billund, il quartier generale della Lego.

Come ogni processo di costruzione, anche qui si parte prima dalla progettazione: “La prima fase è il progetto con un software specializzato. Una volta ultimata, si recupera tutto il materiale e si segue il progetto arrivando alla costruzione del modellino”.

Un lavoro che ha richiesto circa sessanta ore tra progettazione e costruzione, in cui sono stati impiegati mattoncini attualmente in commercio: “Chiunque potrebbe acquistare questi mattoncini e realizzare un modello identico al mio” chiarisce Luca Petraglia che aggiunge “l’abilità sta nel capire quali mattoncini usare. Ah, non sono incollati”.

Tra gli obiettivi del Lego artist c’è proprio quello di far conoscere il patrimonio artistico e culturale italiano cercando così di attirare l’attenzione anche su opere meno note che sono però veri e propri tesori.

Lo testimoniano anche le numerose composizioni come la Fontana di Trevi o il Teatro La Scala, esposto proprio nel museo del teatro stesso: “ho tantissimi progetti in testa - continua - non so neanche se basterà una vita per realizzarli tutti. Tra le opere che mi hanno dato maggiore soddisfazione c’è il teatro San Carlo non solo per la bellezza finale ma anche per il tipo di lavoro che c’è stato dietro. È stata una sfida perché non avevo mai realizzato un’opera così grande con duecentomila mattoncini”.

La facciata del palazzo realizzata in Lego sarà visitabile all’interno del percorso di Palazzo Lomellino a partire da sabato.

Per informazioni www.palazzolomellino.org

Isabella Rizzitano

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