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Eventi | 18 luglio 2024, 19:54

Albenga torna nel 1251: è iniziato il Palio Storico 2024 (FOTO e VIDEO)

Da questa sera, 18 luglio, fino a domenica 21 luglio un ricco programma per rivivere il momento storico del passaggio di Papa Innocenzo IV con giochi, cantine aperte, laboratori, spettacoli e molto altro

Albenga torna nel 1251: è iniziato il Palio Storico 2024 (FOTO e VIDEO)

Non serve la macchina del tempo per fare un salto nel Medioevo: ad Albenga questa sera (18 luglio) è iniziato il Palio Storico che fino a domenica 21 luglio farà rivivere il 1251 e il passaggio di Papa Innocenzo IV. Al ritorno dal suo lungo soggiornare presso Lione, in occasione prima del Concilio (1245) e poi in opposizione agli affari imperiali che vedranno prosecuzione anche oltre la morte dello stupor mundi (1250), Papa Innocenzo IV, felicemente regnante, riceve festevole salutazione nel suo passaggio attraverso il cuore territorio dell’Ingaunia, da Albenga che lo celebra con ogni riguardo e solennità. Nuovamente Albingana s’ammanta a festa, in attesa e accoglimento del Sommo Pontefice, sperando nella sua clemenza e nei favori politici ed economici che la sua benevolenza può concedere.

I Quartieri dentro le mura, attori veri e propri della rievocazione, in queste quattro giornate, avranno il compito di rendere vividamente l’idea del Medioevo in Albenga, attraverso lo sfoggio di notevoli figuranti in abito che sfileranno lungo le vie cittadine; parimenti proporranno spaccati di vita rurale, mediana o nobiliare, come pure i mestieri tipici e caratterizzanti tutta l’Albenga del secondo Duecento.

A provarne bravura, impegno e acume rievocativi, tre saranno i giudici competenti ed esperti provenienti da tutta italia chiamati; nella serata del mercoledì avverrà la disamina di questi che porterà alla proclamazione, domenica, del vincitore alla “Storicità”.

Programma dell'Evento

Dal 18 al 21 luglio, il centro storico di Albenga è animato da un ricco programma di eventi:

Corteo Storico, giovedì e domenica alle ore 19: Un'imponente sfilata in costumi d'epoca;

Palio dei Quartieri: Le squadre dei Quartieri San Giovanni, San Siro, Santa Maria e Sant’Eulalia si sfideranno in diverse competizioni, tra cui tiro con l’arco, la famiglia medievale, tiro alla fune e il gioco della sassaiola;

Antichi mestieri: Ogni quartiere allestirà scenografie e rappresenterà mestieri medievali.

Spettacoli e Animazioni itineranti: Giocolieri, musici, giullari, danze e combattimenti medievali animeranno le vie e le piazze del centro storico: piazza Trincheri, piazza San Domenico, piazza Rossi, piazza e via Torlaro, piazza San Francesco, con gli artisti dell’edizione 2024:  Associazione Culturale Duecentesca, La Compagnia del Coniglio, Milfo lo Buffon Giullare, Pierpaolo Pederzini,Arkana Pipe Band, I Tamburini del Podestà,La Chimica del Fuoco, Pyroetnico, Piazza San Michele: gare tra i quartieri alternate da spettacoli di animazione, musica e fuoco.

Piazza dei Leoni: teatro dedicato agli spettacoli di fuoco con Pyroetnico e la Chimica del fuoco. Taberne aperte fuori e dentro le mura: Tantissime e variegate anche le offerte culinarie presenti, dai ristoranti e bar del centro, alle taberne straordinarie, all’area esterna alle mura del centro storico.

Da giovedì a domenica, oltre 50 proposte per soddisfare ogni palato e permettere a tutti i partecipanti di vivere al meglio la nostra esperienza. Da segnalare anche anche la presenza, per unicità e importanza, di una cantina dedicata alle intolleranze al glutine, “Peccato di glutine (indicato anche come il giardino del sole)” nel quartiere San Giovanni. Streetfood con in collaborazione con “Quality street food - Le vie francigene a tavola” a cura dell’Associazione Cuochi Master.

 

Laboratori Creativi per bambini

Da giovedì 18 luglio, ore 19.30, i bambini potranno partecipare a laboratori artistici “Crea la tua veste medievale”, “Piccoli alchimisti creano pozioni”, “Crea la tua maschera medievale” e “Creiamo con l’argilla” a cura di Linda Castiglione, nel laboratorio in via Mariettina Lengueglia 45.

Progetti storici dei Quartieri Sono stati presentati nel dettaglio i quattro progetti di rievocazione dei Quartieri introdotti dal responsabile alla storicità Dott. Nicolò Staricco. Ogni quartiere del centro storico offrirà spaccati di vita quotidiana in epoca medievale con rappresentazioni di antichi mestieri, storicamente esistenti in città, mercati e figure storiche riferimento.

 

Progetto quartiere San Giovanni

Nel XIII secolo, il Quartiere San Giovanni di Albenga rappresentava un microcosmo della società medievale, caratterizzato da una composizione sociale variegata che includeva nobili, mercanti, artigiani e poveri. Il corteo storico e il mercato medievale di San Giovanni mira a catturare questa diversità, offrendo una panoramica realistica della vita urbana e rurale dell’epoca.

Quindi, in piazza 4 Novembre sarà allestito un mercato medievale che, oltre alla cereria, includerà altri artigiani come il falegname che lavorava il legno per creare mobili e strutture essenziali per la vita quotidiana, il fabbro che forgiava armi, attrezzi e ferramenti indispensabili per le varie esigenze della comunità., la locandiera che offrendo ristoro ai viaggiatori e ospitando coloro che necessitavano di alloggio ,e l'orafo che era specializzato nella lavorazione dei metalli preziosi, creando gioielli e oggetti d’arte per le classi più abbienti. Questo spazio vivente offrirà uno spaccato completo della vita medievale, dando particolare rilievo alla cereria e alle altre professioni che erano essenziali per la vita quotidiana e l'economia dell'epoca.

Il mestiere di mastro candelaio era cruciale per l'illuminazione delle città medievali, sia per scopi domestici che religiosi. Le candele, essenziali per le attività notturne e le celebrazioni, venivano prodotte in cera d'api, pregiata e costosa, e in sego, più economica e adatta ai ceti meno abbienti. In città come Albenga, i candelai dovevano rispettare rigide norme per garantire qualità e peso. Mastro Giovanni Arocia, esperto candelaio, gestisce una bottega a ridosso alla cattedrale San Michele, producendo candele di alta qualità per il clero e le élite. La sua bottega, dotata di attrezzature per la fusione e la colatura della cera, sottolinea l'importanza del suo mestiere. Invece nel corteo storico che sfilava nel Medioevo ad Albenga, in testa troviamo il vescovo Niccolò Guascone, noto per la vendita controversa del principato di Oneglia, seguito da esponenti di famiglie nobili come i Cepolla, importanti finanziatori e proprietari terrieri con un impatto notevole sulla città. Sfilano poi figure di spicco come il notaio Guglielmo Boccheri, e la vedova Agnesona, caduta in miseria dopo la morte del marito. Il mercante Giovanni Contessa, noto per il suo rigore nella qualità dei panni, e il mugnaio, figura cruciale per l’economia, sono seguiti da artigiani e lavoratori.

Il corteo include anche venditrici di candele e contadine che portano i prodotti della campagna. Questo affresco vivente rappresenta la società albenganese del Duecento, dalle alte sfere nobiliari ai lavoratori e commercianti.

Le tre figure nuove che il Quartiere San Giovanni porta quest’anno al giudizio sono: 1. Caterina, la Tessitrice: Lavora a casa con tessuti di lana e cotone, essenziali per l’economia medievale. Il suo abbigliamento semplice riflette la sua posizione nella parte bassa della società. 2. Guglielmo da Ventimiglia, il Mugnaio: Gestisce un mulino ad acqua, un’attività di grande importanza economica. Indossa abiti funzionali e porta strumenti per la manutenzione del mulino, collocandosi nella fascia medio-alta della società. 3. Guglielmo Boccheri, il Notaio: Rappresenta l’élite intellettuale e culturale, con abiti eleganti e accessori simbolici come pennino e pergamena, che riflettono il suo status e la sua funzione di conferire validità legale agli atti.

Il corteo celebra non solo la vivacità economica di Albenga, ma offre anche uno spaccato autentico delle dinamiche sociali e delle professioni medievali. Queste storie mostrano l’importanza dei mestieri medievali e il contributo di personaggi come Guglielmo Boccheri, Guglielmo da Ventimiglia, Giovanni Arocia e Caterina allo sviluppo economico e culturale della loro città, lasciando un’eredità duratura nel tessuto sociale del tempo.

 

Progetto quartiere Sant’Eulalia

L’impegno 2024 del Quartiere Sant’Eulalia è quello di mostrare uno spaccato della vita ingauna del XIII secolo, nei suoi rapporti con l’entroterra e con il porto.

Il Quartiere di Sant’Eulalia, orientato verso una delle porte d’uscita dalla città, verso il fiume e il mare, vuole ricordare la parte fattiva della popolazione, quella a base agricola, cittadina, artigianale e commerciale, ed anche per questo abbiamo scelto di illustrare un tema complesso ma affascinante quale quello sull’economia circolare, preludio della sostenibilità di cui oggi tanto parliamo, che nei tempi passati, fino all’avvento dell’industrializzazione, era la norma anziché l’eccezione, già iniziato l’anno scorso.

Vogliamo quindi valorizzare, da un lato la conoscenza della storia del territorio ingauno nel corso dei secoli e soprattutto nel periodo di riferimento, il XIII secolo - con la produzione di beni, il commercio di merci e le contaminazioni culturali di cui i porti sono tradizionalmente espressione - dall’altro, cogliere l’occasione di lanciare un messaggio ai nostri tempi, enfatizzando quelle competenze antiche che potrebbero essere ancora utili ai giorni nostri.

Più di 40 figuranti in abito storico si alterneranno tra i banchi del mercato, dando vita anche a scene di vita quotidiana del tempo interagendo con il visitatore mentre al centro della piazza la “contadina” si mostrerà intenta a diverse delle attività lavorative che la riguardavano. Di questi eterogenei personaggi, verranno presentati a giudizio le tre figure come di seguito: una famula, popolana servitrice presso le dignitarie o magnatizie famiglie cittadine; un commerciante di sartiame, abile e competente nell’arte del commercio, rappresentante del notevole mercato terrestre e marittimo che ancora insiste alla metà del Duecento in Albenga; un nobile, Iacobus de Maremo, dell’illustre e prestigiosa famiglia dei Della Lengueglia, legato alla politica comunale locale.

A corredo e collaborazione del Quartiere, troverete anche una rappresentanza dei “Merli d’Acciaio”, gruppo di armati che nel corso dei giorni faranno banco didattico e scene di azione militare in Piazza – con l’Ordalia in difesa di una fanciulla accusata ingiustamente di furto. Le attività del Quartiere saranno accompagnate anche dal gruppo “Timbri Scuri”, tamburini del Quartiere di Sant’Eulalia.

A seguito di un’intensa attività di consulenza e formazione, gli abiti del Quartiere Sant’Eulalia osservano il taglio sartoriale storico caratteristico del XIII secolo, sono stati tutti prodotti ad Albenga, da sarte del Quartiere (Teresa Serrano, Adriana Pezzolo), in collaborazione con la Dr.ssa Sara Paci Piccolo e con il gruppo del direttivo del Quartiere che si occupa del settore abbigliamento. Le sezioni strutturali sono solo parzialmente cucite a macchina, il resto manualmente, mentre le rifiniture, i ricami e le applicazioni sono tutti rigorosamente cuciti a mano.

La Piazza Trincheri – Terreno coltivato e Mercato Partendo da un accurato studio delle fonti e di quelle che erano le coltivazioni del “distretto ingauno” del XIII secolo, il Quartiere Sant’Eulalia realizzerà nella Piazza Trincheri, area sud-ovest “intramoenia”, un terreno coltivato con la messa in opera di una grande aiuola, nella quale troveranno collocazione tutte le più importanti coltivazioni e piante spontanee dalla collina alla pianura fuori le mura, appannaggio della “famiglia contadina” del tempo.

La consapevolezza dell’ambiente e le conoscenze necessarie per la gestione delle risorse agricolo-pastorali ed imprenditoriali - ciò che noi chiamiamo sostenibilità e circolarità dell’economia - erano già conosciuti ed esercitati nel passato rispetto all’oggi. Il contadino è stato un protagonista essenziale della vita economica medioevale: ogni elemento del mondo naturale era conosciuto ed utilizzato a vari scopi, per creare altri prodotti utili alla vita quotidiana.

Dalla proposta centrale nella piazza, si svilupperanno di conseguenza 6 banchi tematici, in un percorso a “U” adiacente, che riprodurranno una sorta di antico mercato, dove i frutti della terra e dell’allevamento vengono commercializzati e trattati secondo tecniche che da domestiche diventano progressivamente più professionali.

Abbiamo anche voluto rappresentare un commerciante di sartiame e materiali connessi al porto, ovvero uno di quei rappresentanti dei rapporti via mare tra Albenga e le altre terre che si evincono dai molti documenti qui redatti esistenti sia nell’Archivio di Genova, sia negli Archivi privati di Albenga.

La Cartiera A pochi metri dal mercato, in Via Roma 75, si riproporrà la Cartiera dove si da vita alla produzione della carta (a marchio Quartiere), dalla pasta degli stracci, così come da procedura medievale e come da testimonianza della presenza di una cartiera con annesso mulino nel 1200 in area Ingauna, laddove oggi sorge il cosiddetto “Polo 90”.

Anche la Cartiera è una collaborazione che dura ormai da qualche anno: “il Cartaio” Marco Pastorelli – membro del Quartiere - è in rappresentanza del signor Giuseppe Traverso, della Cartiera di Mele (Genova), che offrirà la sua competenza per la didattica sulla realizzazione della carta, nei giorni della manifestazione. La Cantina del Quartiere – “Hic Manebimus Optimae” Durante le serate del Palio, dal 18 al 21 luglio, la Cantina del Quartiere Sant’Eulalia proporrà al pubblico un ricco menù: Ravioli “a culo nudo”, Panfritto dolce e salato, Asado di manzo con salsa speziata, Costine “nel barile”, e diverse Birre artigianali dell’entroterra d’Albenga.

 

Progetto quartiere San Siro

Per il Palio 2024 il Quartiere San Siro ha deciso di rappresentare in piazza San Domenico, uno scorcio di mercato medioevale. Saranno ricostruiti quattro banchi che riproporranno le attività tipiche del quartiere anche se presenti in quel tempo fuori dalle mura, queste saranno riproposte al pubblico in una versione semplificata e rispettosa delle odierne norme igieniche.

Il mercato in piazza San Siro secondo alcuni documenti, si teneva il sabato mattina, il banco della verdura, uova e legumi secchi per il rifornimento quotidiano delle cucine sarà seguito da attività più specifiche del quartiere; un banco sarà dedicato alle corde in canapa prodotte con la coltivazione locale della pianta in tutta la piana ingauna, sempre la canapa sarà protagonista nel banco di tele e stoffe insieme all ’altra fibra vegetale diffusa in tutto il medioevo.

Nella parte esterna del quartiere erano siti i laboratori per la concia delle pelli, ovviamente per motivi igienici oggi come allora non è possibile svolgere il mestiere della concia in una bottega sulla pubblica piazza, ma sicuramente il prodotto finale poteva trovar spazio nel mercato; riproporremo un primo banco con pelli da conciare e alcune già trattate prima di entrare nella bottega artigiana, della fine del duecento, specializzata nella realizzazione di foderi per spade e coltelli.

All’interno si potranno vedere tutti i passaggi dal taglio del cuoio alla decorazione dei foderi e la dimostrazione dell’uso tramite la ricostruzione di strumenti come bulini, lame, coltelli che è stata possibile grazie allo studio delle iconografie e di alcuni ritrovamenti; la scarsità di fonti coeve ci ha indotto a presentare anche alcune iconografie più tarde per meglio esemplificare le forme, che rimangono sostanzialmente invariate fino ai tempi recenti in cui in processo industriale ha sostanzialmente cambiato le tecniche lavorative artigianali.

Siamo invece fortunatamente in possesso di alcuni reperti italiani, in particolare la spada “San Maurizio” di Torino con datazione pressoché perfetta per il nostro periodo storico di interesse, 1250, e il reperto di spada cerimoniale appartenuto a Cangrande Della Scala, lievemente più tardo. Come veri maestri artigiani il nostro Jacopo, padrone della bottega, userà attrezzi e tecniche riprodotte nei minimi dettagli per realizzare e decorare le sue creazioni ed applicheremo della foglia d’oro per farne risaltare i disegni.

 

Progetto Quartiere Santa Maria

Il quartiere di Santa Maria sorge nella zona nord-est della città di Albenga. Deve il suo nome all’omonima chiesa che si trova all’interno dei suoi confini. Caratterizzata da un agglomerato urbano di abitazioni modeste, è un quartiere con un’anima complessa e ricca di sfaccettature. La famiglia nobile dei Cazulini ebbe un ruolo di rilievo nel quartiere durante il 1200, tanto che decisero di costruire la propria dimora cittadina davanti alla di Santa Maria in Fontibus.

Per l’edizione del Palio Storico 2024 è stato ricreato uno spaccato di vita quotidiana, proponendo la ricostruzione di una locanda medievale, suddivisa in due stanze. La prima dedicata all’accoglienza, alla mescita del vino e all’intrattenimento con i giochi d’azzardo, la seconda invece, è una ricostruzione accurata di una camera da letto adibita per il ricovero di un pellegrino. Lo scopo è quello di far rivivere la convivialità medievale e di dare uno spunto di riflessione sull’importanza di Albenga come centro politico, economico e sociale nel XIII secolo.

Inoltre, verranno proposte tre figure storiche che richiamano i ceti sociali albenganesi e i possibili protagonisti dei vicoli del quartiere di Santa Maria. In rappresentanza del ceto nobile si propone Aicardo I Cazulini, abile mercante, signore feudale e rappresentante del consiglio comunale albenganese; per il ceto medio l’ostessa Gemma, in ricordo del lavoro femminile medievale; per il ceto basso invece, un frate francescano, frate Livio, in modo da poter spiegare la presenza del convento di questi frati minori, prima fuori le mura e poi all’interno dei confini del nostro quartiere.

 

Tutte le informazioni e il programma dettagliato sono disponibili sul sito www.paliostoricoalbenga.it e www.rievocatoriingauni.it e www.scoprialbenga.it e sui canali social ufficiali dell’evento @paliostoricoalbenga (Facebook - Instagram - TikTok).

Il “Palio Storico di Albenga” è organizzato dall’A.P.S. Rievocatori Ingauni in collaborazione con: Quartiere San Giovanni, Quartiere San Siro, Quartiere Sant’Eulalia e Quartiere Santa Maria, agenzia Mway Communication & Events di Mattia Righello e Comune di Albenga, patrocinato da Ministero della Cultura, Regione Liguria e Comune di Albenga. 

Maria Gramaglia

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