Eventi - 18 luglio 2024, 15:39

Martini, che successo! 
Al Museo della Ceramica oltre 6500 visitatori per "La trama dei sogni"

La mostra, che ha chiuso lunedì scorso, segna il record di presenze per le attività espositive temporanee del museo a partire dall’insediamento della nuova gestione, nel marzo 2022

 

È un successo da celebrare quello della mostra “Arturo Martini. La trama dei sogni”, protagonista del Museo della Ceramica di Savona e dell’adiacente Pinacoteca Civica fino a lunedì scorso: sono oltre 6500 le presenze registrate a partire da fine marzo, quando la mostra, curata da Carla Bracco, Donatella Ventura e Madga Tassinari e promossa dall’Associazione Lino Berzoini e dalla Fondazione Museo della Ceramica di Savona Onlus, ha aperto i battenti.

Un risultato che si è consolidato nel tempo, a seguito anche del positivo riscontro della critica e della stampa, locale e nazionale, tale da portare la mostra del museo savonese fuori i confini regionali. L’esposizione, che ha raccontato l’inedito rapporto dell’artista trevigiano con il tessuto, ha portato a Savona opere di Martini mai viste prima: tra queste, protagonisti indiscussi i 6 tappeti artistici ritrovati e per la prima volta esposti che la MITA – Manifattura Italiana Tappeti Artistici di Genova Nervi realizzò all’inizio degli anni ’20 su disegni di Arturo Martini. 

“Siamo molto soddisfatti del riscontro di pubblico che questa esposizione ha avuto – dichiara Luciano Pasquale, presidente della Fondazione Museo della Ceramica di Savona Onlus – è il risultato di un importante lavoro scientifico che le curatrici della mostra hanno fatto nel corso degli ultimi anni e che lo staff del museo porta avanti dal 2022: un approccio metodologico che, anche grazie al lavoro su questa mostra, ci consente di fare un ulteriore salto di qualità.  Riuscire a costruire un percorso espositivo così ben strutturato e vario, oltre che inedito e sorprendente, è per la Fondazione una risorsa preziosa, che assicura al Museo e a tutte le realtà che ruotano intorno alla nostra infrastruttura un’accuratezza e una professionalità degna dell’attenzione nazionale che stiamo ricevendo”. 

La mostra di Martini condivide il suo successo con l’altra esposizione temporanea parallela, quella dell’artista milanese Alessandro Teoldi. “La delicatezza e la poesia delle opere di Alessandro hanno letteralmente conquistato il pubblico del museo – dice Daniele Panucci, curatore della mostra – È anche per questo motivo che abbiamo deciso, in accordo con l’artista, di prorogarla fino al 26 agosto, così che il pubblico possa ancora ammirare questa particolare selezione di opere, alcune delle quali realizzate proprio nelle nostre botteghe ceramiche albisolesi”.

La mostra di Teoldi, la prima in un museo in Italia, ha visto protagoniste alcune sue produzioni ceramiche ispirate all’opera martiniana, accompagnate da cinque grandi tele in tessuto, che hanno ancora di più valorizzato la connessione con la mostra principale. A incidere sul risultato finale anche la corposa affluenza alle diverse attività previste nel public program della mostra: “Abbiamo costruito con tutto lo staff del museo un programma di laboratori, eventi e visite guidate molto fitto, che però ha incontrato l’entusiasmo del pubblico – racconta Donatella Ventura, curatrice del Museo della Ceramica e della mostra di Arturo Martini – la grande partecipazione ai convegni e alle visite guidate, con percorsi che hanno coinvolto anche la città, ci ha dato molta soddisfazione, confermando quanto Arturo Martini sia amato su questo territorio”. “Il servizio educativo e il dipartimento curatoriale lavorano costantemente in stretta sinergia per creare percorsi congiunti che rispecchino i valori e i significati della collezione – continua Alessio Cotena, responsabile del servizio educativo della Fondazione Museo della Ceramica di Savona – tutte le attività, per bambini e per adulti, nascono da un dialogo costante e congiunto sul progetto curatoriale delle esposizioni e anche per Martini è stato così, con laboratori che hanno spaziato dalla ceramica alla tessitura, fino alla cheramografia”. 

Fatti i bilanci su questa prima esposizione del 2024, è già tempo di pensare alla mostra autunnale, dedicata al grande artista Enrico Baj. “Un progetto ambizioso, che ci proietta sempre di più come polo culturale di primo piano anche nel panorama nazionale – afferma Luca Bochicchio, direttore scientifico del Museo della Ceramica e curatore principale della mostra – Enrico Baj è stato uno dei più grandi ed eclettici artisti del secondo Novecento, con una produzione vasta su una moltitudine di supporti materici differenti, compresa la ceramica. Nell’anno del centenario della sua nascita e nel settantesimo anniversario dell’Incontro Internazionale della Ceramica del 1954, di cui proprio Baj fu protagonista, non potevamo non celebrarlo, lui che qui ad Albisola ha cominciato ad approcciarsi al lavoro con la terra e che, con gli altri grandi di quell’epoca, ne ha segnato indissolubilmente la storia”. Il progetto espositivo, dal titolo “BAJ. BajchezBaj” coinvolgerà il Museo della Ceramica di Savona e il MuDA di Albissola Marina, nelle sue sedi di Casa Museo Jorn e del Centro Esposizioni, e prenderà il via martedì 8 ottobre 2024. “La peculiarità di questa esposizione è la sua vocazione nazionale e internazionale – spiega Luciano Pasquale – La mostra savonese, infatti, è solo una delle sedi del progetto, coordinato dalla casa editrice Electa e che produrrà, sotto lo stesso titolo e nello stesso periodo, una sezione della mostra anche a Palazzo Reale a Milano. Una connessione tra Liguria e Lombardia che permetterà di raccontare l’opera di Baj a 360 gradi e che inserisce il polo museale savonese diffuso dell’arte ceramica tra i grandi centri culturali italiani”. 

 

Redazione