Cronaca - 18 luglio 2024, 18:50

Omicidio a Savona: 67enne fermato dopo il ritrovamento del cadavere della convivente

Dalle affermazioni dell’uomo si sono evidenziate sin da subito molteplici contraddizioni tra quanto dichiarato e quanto emerso, anche in ordine alle modalità di ritrovamento del corpo esanime della donna

Nel tardo pomeriggio di ieri, i poliziotti della Squadra Mobile, a Savona, hanno sottoposto a fermo per omicidio aggravato un 67enne italiano, incensurato.

L’uomo, nella mattinata di ieri aveva allertato i vicini di casa e i soccorsi, richiedendone l’intervento presso la propria abitazione situata in piazzale Moroni, riferendo al personale del 118 di aver rinvenuto, all’interno della propria camera da letto, il corpo esanime della propria convivente, anch’essa italiana e incensurata.

Sul posto è intervenuto il personale delle Volanti, della Squadra Mobile, della Polizia Scientifica nonché il Pubblico Ministero Luca Traversa che ha coordinato le indagini.

Il medico legale, sopraggiunto, ha proceduto ad un primo esame del cadavere dal quale sono emersi lividi sul corpo della donna, dopodiché la salma è stata affidata all’Autorità Giudiziaria per il successivo esame autoptico (fissato per venerdì 19 luglio) affidato al medico Luca Vallega.

Dalle affermazioni dell’uomo si sono evidenziate sin da subito molteplici contraddizioni tra quanto dichiarato e quanto emerso, anche in ordine alle modalità di ritrovamento del cadavere.

A seguito delle contestazioni rivoltegli dagli investigatori l’indiziato ha confessato che, durante la notte, al culmine di una lite dovuta alle continue richieste di denaro da parte della compagna, aveva colpito la donna all’altezza del petto provocandole un malore al quale seguiva la morte.

Dagli accertamenti effettuati nell’immediatezza non risultano precedenti interventi per lite tra i due conviventi. La coppia risulta tuttavia già segnalata ai Servizi Sociali per pregresse situazioni di disagio.

Il fermato si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso la Casa Circondariale di Genova Marassi. Sabato 20 luglio è in programma l'udienza di convalida davanti al Gip Alessia Ceccardi.

"Si evidenzia che i provvedimenti adottati in questa fase non implicano la responsabilità dell'indagato sino al definitivo accertamento di colpevolezza che potrà avvenire solo con sentenza irrevocabile" precisano dalla Questura.

Redazione