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Attualità | 16 luglio 2024, 10:18

Albenga, Consiglio comunale senza intesa: la minoranza abbandona la seduta sulle modifiche al Regolamento

Prove di “collaborazione” non andate a buon fine. Distilo: “Siamo minoranza, ma pronti a diventare opposizione”. Il sindaco Tomatis: “Non c’è collaborazione. Gli atteggiamenti adolescenziali li definiscono per quello che sono”

Albenga, Consiglio comunale senza intesa: la minoranza abbandona la seduta sulle modifiche al Regolamento

Secondo Consiglio comunale ieri sera, 15 luglio, dopo le elezioni dello scorso giugno che hanno visto nuovamente vincitore il sindaco Riccardo Tomatis e la sua squadra, rinnovata con alcune uscite e conseguenti new entry. Se nel precedente, quello del 28 giugno scorso, tutto si era svolto in un clima che sapeva di “rose e fiori”, lo stesso non si può dire dell’ultimo, dove prima, nella discussione del punto 8 relativo a “Tassa sui rifiuti (TARI) - Tariffe per l'anno 2024 – Approvazione”, il consigliere del Gruppo Indipendente Nicola Podio ha lasciato la sala consiliare, dopo che il presidente del parlamentino ingauno Alberto Passino gli ha negato la parola, richiesta con qualche secondo di ritardo, e poi è stata tutta la minoranza ad alzarsi per abbandonare la seduta al punto 11, riguardante la “Modifica e integrazione del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 5 del 18.03.2024”.

Ma cosa è successo? Il consigliere Nicola Podio, rientrato dopo la votazione sul punto Tari, aveva chiesto la sospensione della pratica al punto 11 per una condivisione in sede di commissione, ma la richiesta è stata votata e respinta dalla maggioranza.

Il consigliere Diego Distilo del Gruppo Misto ha quindi annunciato che la minoranza avrebbe abbandonato il consiglio comunale per la mancanza condivisione e “per lasciarvi lavorare”, considerato che tra le modifiche vi era anche l’eliminazione dell’apertura della discussione dopo le comunicazioni del sindaco. Dagli scranni della minoranza, si sono quindi alzati tutti e sei i consiglieri, che hanno abbandonato in blocco la sala.

“Potreste avere con noi un rapporto collaborativo – afferma Distilo -. Stiamo cercando di lasciarvi lavorare e continuiamo a dirvi di coinvolgerci, per evitare che da minoranza passiamo ad essere oppositori. Noi siamo minoranza non vogliamo fare opposizione – sottolinea -. Sono due concetti diversi e importanti. Questa non è una buona partenza, soprattutto facendo riferimento alle modifiche apportate al Regolamento, che avevo valutato come una bella dimostrazione di democrazia, ma che oggi avete voluto cancellare. Da parte nostra c’è apertura, ma se non tendete la mano, non ci può essere intesa. Oggi siamo ancora minoranza, ma se dovremo diventare opposizione, saremo pronti a farlo”.

La consigliere di maggioranza Emanuela Guerra che, insieme a Vincenzo Munì nella passata amministrazione aveva redatto con il prezioso supporto degli uffici comunali il documento, spiega:  “Si tratta per lo più di errori materiali che con questa delibera andiamo a correggere. Anche l’apertura della discussione dopo le comunicazioni del sindaco è stata una incongruenza, infatti in altri articoli dello stesso regolamento si evince il contrario. La decisione di non lasciare spazio alla discussione dopo le comunicazioni del sindaco ristabilisce semplicemente quello che è stato fino ad oggi. Le comunicazioni del sindaco non sono interventi politici, ma sono, come dice il termine, comunicazioni alla cittadinanza e pertanto non prevedono repliche”.

“Spiace che la minoranza abbia deciso di abbandonare il Consiglio senza neppure ascoltare la discussione che peraltro, sul regolamento comunale c’è stata già quando lo stesso è stato approvato – afferma il sindaco Riccardo Tomatis in conclusione della seduta -. È importante sottolineare l’atteggiamento di una minoranza che si dichiara collaborativa, ma che nella realtà dei fatti dimostra mancanza di collaborazione, con i loro comportamenti e i continui atteggiamenti adolescenziali che li qualificano per quello che sono. Mi spiace, perché mi sembra di capire che in questa minoranza ci siano animi diversi, ma mi pare che tutti si adeguino al peggiore. Rimane la nostra apertura alla collaborazione, ma sembra improbabile si possa lavorare insieme in un clima sereno”.

“Per quel che concerne le comunicazioni credo che né da me, né prima di me dal sindaco Cangiano siano mai state utilizzate impropriamente. Si tratta esclusivamente di comunicazioni importanti alla cittadinanza”, conclude il primo cittadino di Albenga.

Maria Gramaglia

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