I rappresentanti del Movimento 5 Stelle non potranno incontrare il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso con le accuse di corruzione e falso.
Così ha deciso il Gip Paola Faggioni che ha respinto l’istanza presentata dai parlamentari grillini Luca Pirondini e Roberto Traversi dichiarandola “inammissibile”. Sarebbe, infatti, solo l’indagato a poter chiedere gli incontri e non il contrario. Motivo che ha spinto il Gip a negare l’appuntamento richiesto dal Movimento 5 Stelle per chiedergli “di dimettersi per salvaguardare il futuro della nostra regione” accettando, invece, la richiesta di Toti di incontrare il leader della Lega, Matteo Salvini, e gli assessori regionali Giacomo Giampedrone e Marco Scajola.
“La provocazione del Movimento 5 Stelle non è stata raccolta dal gip Paola Faggioni - così Ilaria Cavo e Alessandro Bozzano (Lista Toti) commentano la decisione del Giudice per le Indagini Preliminari - resta per fortuna solo l'ennesima figuraccia di Luca Pirondini e dei suoi compagni di partito. Era solo una meschina provocazione che conferma l'infimo senso delle istituzioni e del rispetto umano da parte dei parlamentari grillini”.
“Il giudice ha respinto quello che sarebbe diventato un puro oltraggio - concludono Cavo e Bozzano - una domanda che, solo all'atto della sua presentazione alla cancelleria del gip, ha dimostrato lo scarso rispetto per la magistratura stessa di esponenti che, evidentemente, considerano davvero un'inchiesta null'altro che uno strumento di barbara battaglia politica”.