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Politica | 12 luglio 2024, 18:01

Mare inquinato a Pietra, Carrara: "De Vincenzi tira in ballo la 'balneabilità' per confondere la situazione"

Prosegue la querelle dopo i risultati diffusi da Goletta Verde di Legambiente: "Si chieda ufficialmente all'Arpal di effettuare analisi straordinarie alla foce del Maremola"

Mare inquinato a Pietra, Carrara: "De Vincenzi tira in ballo la 'balneabilità' per confondere la situazione"

"Nessuno ha tirato in ballo la balneabilità del mare di Pietra Ligure di cui erano già arcinote a tutti le analisi dell'Arpal, ma solo del paradosso che una città, che vanta una parziale 'bandiera blu' di un tratto del suo mare, ne presenti un altro accusato dalle analisi della Goletta Verde di essere 'fortemente inquinato'. Chi tira in ballo, a sproposito, la 'balneabilità' è proprio De Vincenzi: apposta per fare una strumentalizzazione, un polverone e confondere i veri termini della situazione".

Così Mario Carrara, capogruppo di minoranza a Pietra Ligure (Lista Indipendente per Pietra), torna sulla vicenda relativa alle analisi di Goletta Verde di Legambiente alla foce del torrente Maremola. L'esponente di opposizione interviene quindi dopo quanto affermato dal sindaco pietrese.

Carrara osserva come tra i punti di prelievo nel mare pietrese non ce ne sia e non ce ne sia mai stato uno "nel tratto prospiciente la foce del torrente Maremola. Infatti, le analisi dell'Arpal parlano di zona 'a levante del torrente Maremola', non 'alla foce' o 'presso la foce' del torrente (che, in fatto di precisione di prelievi e di analisi rappresentano ben altra cosa), come, invece, esplicitamente parla la Goletta Verde nel suo comunicato".

"Non ci sono dubbi che quella estratta ed analizzata sia acqua di mare, ancorché presa alla foce del torrente, e non di acqua dolce di fiume; De Vincenzi, tuttavia, pur senza  spingersi, come ha fatto l'anno scorso, a denigrare l'opera della Goletta Verde quando aveva detto che essa aveva fatto i prelievi in pozzanghere dove defecavano gli animali, anche quest'anno, però, non si smentisce - prosegue il consigliere comunale - secondo lui, la Goletta avrebbe fatto i prelievi nell’acqua dolce e non nell'acqua salata. Quando, invece, i prelievi che fa la Goletta sono tutti sull'acqua del mare".

Carrara afferma inoltre che "per confondere ancor più le idee, De Vincenzi continua imperterrito a parlare del torrente, negando che, se esso fosse inquinato, lo sia per la causa della mancata depurazione, ma per ragioni ad essa estranee. E chi, in questo contesto, ha mai parlato dell'inquinamento del fiume? È lui che ne parla per confondere le idee. Infatti, i prelievi della Goletta Verde riguardano le acque del mare e vengono svolti sulle foci dei fiumi e torrenti anche perché in Liguria, per la stragrande parte dei casi, ospitano le tubazioni di scarico delle fognature delle varie cittadine nelle due riviere. Pietra Ligure non fa eccezione. Infatti, l'alveo del torrente Maremola ed il suo tratto di mare prospiciente ospitano le tubazioni delle reti fognarie cittadine e di quelle collegate dell'entroterra, che scaricano proprio in quel tratto di mare  le loro sostanze a 42 metri di profondità". 

"Poiché Pietra Ligure ed il suo entroterra non sono collegate tramite tubazioni adeguate col depuratore di Borghetto S. Spirito, quando l'afflusso di liquami è eccessivo per i carichi di popolazione sopravvenuta, specie nei momenti di picchi turistici, le fognature si scaricano direttamente in mare, non trattate biologicamente, ma solo sottoposte ad un trattamento primario (che non è depurazione), fatto solo di triturazioni, disoleature, ecc. Ma niente di più. In questo contesto, come si fa a non pensare che possano essere veritiere le problematiche di 'forte inquinamento' nel tratto marino alla foce dello stesso torrente Maremola, sollevate dalla Goletta Verde?" continua.

Le analisi di Arpal esposte dal sindaco pietrese non sono sufficienti secondo il capogruppo della "Lista Indipendente per Pietra": "Tenuto conto del fatto che, se pure De Vincenzi ha esposto i già noti, soddisfacenti risultati delle analisi delle acque marine pietresi svolti dall'Arpal, pure noi siamo in grado di pubblicare due dichiarazioni dell'Arpal dove è attestato che la stessa non ha mai effettuato, dal 2018 al 2024 compreso, sopralluoghi, controlli e campionamenti (e quindi analisi) relativi all'impianto di stacciatura di via Crispi ed a quello che da questo impianto fuoriesce. Come possiamo non avere legittimi dubbi su quello che viene scaricato direttamente in mare?".

Una considerazione che secondo Carrara ripropone "il dilemma più generale: ma se per ottenere la Bandiera Blu, sia pure per una parte limitata di territorio costiero comunale, il primo requisito è quello di avere tutte le fognature comunali allacciate per almeno l'80% alla rete fognaria, com'è stato possibile ottenere la Bandiera Blu da parte di Pietra Ligure, se le sue fognature sono collegate direttamente al depuratore di Borghetto S. Spirito solo per il 30% del loro totale, mentre il loro 70% non lo è e scarica direttamente in mare, nel modo visto più sopra?". 

E a fronte di ciò Carrara conclude: "L'unica soluzione possibile, sarà di chiedere ufficialmente all'Arpal di effettuare delle analisi straordinarie alla foce del torrente Maremola, ovviamente nel suo mare prospiciente. Per evitare che insorgano dubbi in proposito, e per fare chiarezza, una volta per tutte, il nuovo gruppo consiliare indipendente di opposizione  lo richiederà al Sindaco con un atto formale".

Roberto Vassallo

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