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Cronaca | 09 luglio 2024, 08:36

Inchiesta Liguria, attesa la decisione del Riesame su domiciliari di Giovanni Toti. Il governatore rinuncia al terzo mandato

L'avvocato Stefano Savi: "Il Presidente non parteciperà alle prossime elezioni". La decisione entro un paio di giorni

Inchiesta Liguria, attesa la decisione del Riesame su domiciliari di Giovanni Toti. Il governatore rinuncia al terzo mandato

Si è riservato per un paio di giorni il tribunale del Riesame di Genova prima di emettere la decisione definitiva sul ricorso presentato dall'avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, e discusso in queste ore sulla revoca o attenuazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del governatore ligure, in vigore ormai da due mesi nell'inchiesta sulla corruzione delle procure di Genova e Spezia.

Decisione che aveva già ricevuto la bocciatura da parte del GIP un mese fa e sulla quale ora si torna con una seconda istanza, basata sulle stesse motivazione ma in cui si aggiungono tasselli che riguardano anche il futuro della Liguria.

Non scontato, il governatore ligure sospeso per la prima volta mette in qualche modo nero su bianco la 'rinuncia' a partecipare alle prossime elezioni regionali.

Nonostante la situazione giudiziaria attuale e un via libera mai arrivato sul tema del terzo mandato a livello nazionale, nonostante fosse già un'ipotesi in salita, l'argomento era rimasto sepolto in attesa di tempi migliori. Invece la precisazione, fatta per la prima volta, è contenuta in una nota diffusa dal suo legale dopo l'udienza nella quale si parla - anche - del venir meno secondo la difesa delle circostanze che tenderebbero necessaria la prosecuzione dei domiciliari di Toti. "Quanto alle elezioni, le prossime previste riguardano il rinnovo del Consiglio Regionale - ha spiegato Savi - e non possono ritenersi rischio attuale, visto la distanza di un anno e tre mesi dalla loro celebrazione, né concreto, visto che il Presidente non parteciperà". 

Savi al Riesame oltre alla revoca ha proposto in subordine anche ipotesi attenuative, ribadendo che non ci sono più i requisiti per la misura in atto.  Anche se, ammette lo stesso legale, per effetto dell'articolo 8 comma 2 della legge Severino anche se il Riesame dovesse accogliere la richiesta Toti resterebbe comunque sospeso dal suo ruolo di presidente.

Un tema sul quale sul fronte della difesa si sollevano dubbi di legittimità, tanto che agli atti è stato depositato anche un parere ad hoc richiesto al Presidente emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese.

"Abbiamo sostenuto - ricorda Savi - davanti al Tribunale del Riesame le ragioni per le quali riteniamo, oltre due mesi di custodia cautelare, questa misura oltremodo afflittiva e non necessaria per la tutela dell'inchiesta, nei confronti di un Governatore che, bene ricordarlo, non è accusato di aver intascato ne' un euro ne' una utilità personale, ma solo di finanziamenti pubblici e registrati alla propria forza politica".

Ripercorrendo le proposte di misure alternative fatte al Riesame per attenuare la situazione di Toti, contemperando le esigenze di indagine e quelle politiche della Regione, l'avvocato sottolinea ancora: "Ciascuna di queste con modalità diverse, appare tale da riequilibrare, almeno parzialmente, le esigenze di inchiesta a quelle di agibilità politica e istituzionale del Governatore. Un equilibrio che anche la Corte Costituzionale ritiene indispensabile nella sua giurisprudenza e non valutato adeguatamente nel caso di specie, come sottolinea un parere elaborato ad hoc dal Presidente Emerito Cassese, che abbiamo sottoposto all'attenzione del Tribunale".

Valentina Carosini

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