La pratica sull'offerta formativa del Calasanzio, con un'introduzione sul dimensionamento scolastico scatena la polemica i Provincia. Nel consiglio provinciale di ieri, 3 luglio, è stata portata la pratica della richiesta da parte del liceo Calasanzio di Carcare di introdurre il corso di Scienze applicate, già valutata dall'Ufficio scolastico provinciale e prima da quello regionale.
Nella riunione all'Ufficio scolastico regionale era già stato evidenziato, con riferimento ad alcune delibere della Regione, che viene ritenuto opportuno non avere sovrapposizione di indirizzi scolastici nello stesso ambito territoriale.
"Considerato che l'offerta che vorrebbe proporre il Calasanzio è già in istituti del territorio savonese - ha spiegato il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri - la Regione ha espresso l'improcedibilità della proposta. Su di essa aveva invece espresso parere favorevole il Comune di Cosseria, mentre il sindaco e l'assessore all'Istruzione del Comune di Carcare avevano richiesto ulteriore documentazione al Calasanzio. Nelle successive verifiche fatte dai nostri uffici non arriviamo alla valutazione discrezionale nostra perché preclusione tecnica per incompatibilità di sovrapposizione".
In una parte della delibera era stata introdotta una parte che dichiarava che, oltre ai due dimensionamenti già fatti sul territorio del Savonese per l'anno 2024- 2025, non debbano esserci ulteriori accorpamenti, riconoscendo i due fatti. "Una parte - ha detto il presidente Olivieri - che per quest'anno tutela il nostro territorio".
Ma il preambolo della delibera sul dimensionamento è stato contestato dai consiglieri di opposizione. "Essendoci una presa d'atto del dimensionamento fatto fino ad ora - ha detto la consigliera Adele Taramasso - questo non mi trova d'accordo".
"Voglio sottolineare le scelte che dobbiamo subire sul nostro territorio - ha detto il consigliere Massimo Niero - Prendiamo atto del parere; ma dobbiamo essere sempre noi a proporre traumi ai territori senza esserne responsabili? Penso che la sottolineatura su questo tema vada fatta perché non possiamo subire pesantemente. Noi rispondiamo a un territorio spiegando che non potrà avere quell'offerta formativa perché ce lo dice Regione? Allora diciamo alla Regione che queste scelte vanno condivise, prima non dopo. E' una metodologia di lavoro che questo ente deve chiedere".
Una posizione sui ci si sono trovate d'accordo le consigliere Brizzo e Ottonello, ma puntualizzata da Franca Giannotta. "A grandi linee sono d'accordo con Niero - ha detto - noi dovremmo sentire assolutamente il territorio, ma la delibera che stiamo discutendo ha poca attinenza con il dimensionamento scolastico di cui abbiamo parlato. E' l'Ufficio scolastico di Savona che ha espresso parere negativo, non vorrei si cadesse sempre nella solita polemica a cui siamo stati abituati da questa estate sul dimensionamento che la Regione vuole imporre".
"Penso di essere stato abbastanza chiaro - ha ribattuto Niero - ho detto che la scelta non è della Provincia. Scelte maturate da noi su indicazioni di altri penso non siano più accettabili perché siamo noi poi che dobbiamo confrontarci con i territori che ci votano".