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Politica | 02 luglio 2024, 12:42

Incontro sulla crisi del vetro, Mai e Bozzano perplessi: "Un inizio di campagna elettorale, serve un dibattito costruttivo e sopra le parti"

I capogruppo di Lega e "Cambiamo" replicano al sindaco di Carcare e motivano al loro assenza all'incontro di ieri

Incontro sulla crisi del vetro, Mai e Bozzano perplessi: "Un inizio di campagna elettorale, serve un dibattito costruttivo e sopra le parti"

Il capogruppo della Lega in Regione, Stefano Mai, e il capogruppo di "Cambiamo", Alessandro Bozzano, intervengono in merito alla polemica del sindaco di Carcare sulla loro assenza all'incontro di ieri sulla crisi del vetro. 

"Per quanto mi riguarda - commenta Mai - nonostante avessi confermato in un primo momento la mia presenza, a causa di un impegno imprevisto di carattere personale, ho avvisato il sindaco che non avrei potuto partecipare. Sul fatto che non si sia trattato di un incontro politico, come sostiene Mirri, mi sorge qualche dubbio, vista la presenza del segretario regionale del Pd Davide Natale e dell'ex ministro e parlamentare del Pd Andrea Orlando in odore di candidatura alle prossime elezioni regionali. Confermo comunque il mio impegno in prima persona per portare un contributo fattivo all’industria del vetro e ne è la riprova l'Ordine del giorno di cui sono primo firmatario, che avevo già sottoposto ai colleghi alcuni giorni fa e che presento oggi in Consiglio regionale, dove chiedo che la Regione metta in atto tutti i sostegni legati all'area di crisi complessa del savonese per sostenere l’industria del vetro e che si attivi per interloquire immediatamente con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l'obiettivo di garantire il mantenimento e lo sviluppo dei livelli occupazionali".

“Apprezzo i tentativi del sindaco di Carcare di farsi interprete di esigenze del territorio - aggiunge Bozzano - ma il tavolo indetto aveva più il sapore di inizio campagna elettorale per le elezioni regionali che un vero confronto bipartisan. È certamente doveroso porsi al centro del dibattito politico e fungere da elementi di congiunzione tra le diverse sensibilità in campo, quello che stride è che a farlo sia un sindaco organico ad una parte politica che pare proprio non avere le dovute equidistanze per rappresentare al territorio una visione diversa da quella di parte. Un vero dibattito dovrebbe essere gestito con spirito e metodo diverso da quello prospettato, con seduto al tavolo il possibile candidato di area progressista, oltre che consiglieri e segretario regionale di tale area. Essendo esso un tema più politico che amministrativo, sarebbe stata allora opportuna la partecipazione di tutti i segretari politici e non solo di quello dalla parte del sindaco organizzatore. Ciò è bastato per capire che l'obiettivo del tavolo convocato non era aprire un dibattito costruttivo e sopra le parti”.

Redazione

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