Politica - 02 luglio 2024, 12:35

Crisi del vetro, Orlando (Pd): "Pronti a lavorare a un emendamento alla legge di bilancio per intervenire sui costi dell'energia"

La proposta del parlamentare, con quella di un "tavolo nazionale di filiera" al convegno organizzato dal al Comune di Carcare, Dego e Altare, "Vetrerie, quale futuro per la Valbormida"

La scia della crisi dovuta alla pandemia, con una contrazione dei consumi, la delicata situazione geopolitica, i costi delle materie prime e dell'energia, la tassazione sulle emissioni di CO2 e la concorrenza di paesi extra Ue, che hanno con regole differenti e meno restrizioni legate alle attività produttive, oltre ad un recente innalzamento dei prezzi del rottame di vetro, quintuplicati nel giro di un anno. 

Sono le principali cause alla base delle difficoltà del settore vetrario che in Valbormdia conta quattro impianti produttivi, due ad Altare (Luigi Bormioli e vetreria Etrusca) e a Carcare e Dego (Verallia), per circa un migliaio di occupati.

Se ne è parlato ieri, 1 luglio, al convegno "Vetrerie, quale futuro per la Val Bormida" che ha visto riuniti allo stesso tavolo il direttore di Anci Pierluigi Vinai, i consiglieri regionali Pd Roberto Arboscello e Davide Natale, il sindaco di Cairo Paolo Lambertini, i sindacalisti di Filtcem, Femca e Uiltec e i confederali Cgil, Cisl e Uil, il direttore dell'Unione Industriali Alessandro Berta, il presidente di Confcommercio Enrico Schiappapietra, le aziende Verallia e LUigi Bormioli. 

La concretizzazione del dibattito è stata la proposta dell'ex ministro del lavoro e parlamentare Andrea Orlando che potrebbe aprire ad una nuova regolamentazione sul costo dell'energia e sulla transizione energetica. "Bisogna ragionare sul tema di come si abbassa il costo dell'energia - ha spiegato Orlando - Lo studio Ambrosetti spiega che la Liguria  è quella che ha investito meno sulle rinnovabili. Sul territorio ci sono aree dismesse  che con il Pnrr poteva essere occasione di investimento  per l'idroelettrico. Poi c'è il tema di paesi che non si fanno carico delle questioni di sostenibilità. La questione è dare un sostegno alle aziende più energivore. La mia proposta è di provare a cistruire  un tavolo nazionale sulla filiera e per favorire la transizione ecologica. Sono pronto, da subito, a portare il tema all'attenzione del Governo: «Sono pronto, subito, a scrivere un emendamento alla prossima legge di bilancio per cercare fondi e intervenire per  abbassare i costi dell'energia".

"Nel Savonese  le principali aziende hanno fatto investimenti per 10-15 milioni euro - ha spiegato Alessandro Berta dell'Unione Industriali -  il comparto del vetro ha un momento commerciale di difficoltà in Italia e in Europa,  occorre lavorare sulla transizione energetica. Strade, ferrovie, digitale e tensione elettrica sono i nei più accentuati che bloccano lo sviluppo della filiera". 

Dell'industria vetraria si è occupato recentemente il consiglio regionale ins seguito ad un'interrogazione presentata dal gruppo del Pd; ieri è stato presentato un odg del giorni unitario Natale e Arboscello hanno evidenziato l'importanza per la politica regionale di intervenire per rafforzare il settore dell'industria, partendo da scelte che puntino sulle infrastrutture, sia intese come vie di collegamento sia energetiche, come punto da cui partire per il rilancio del settore sul territorio. Sulle infrastrutture è intervenuto anche il sindaco di Cairo Paolo Lambertini mentre il presidente di Confcommercio ha evidenziato la necessità di lavorare come squadra su una tematica che direttamente o indirettamente coinvolge l'intero territorio. 

Il direttore del personale di Verallia Luca Bollettino e il direttore di stabilimento della Luigi Bormioli Luca Clementi, hanno fatto il punto della situazione degli impianti produttivi. Verallia , sull'impianto di Carcare , aveva fatto ricorso agli ammortizzatori sociali per parte dei dipendenti. “La situazione non è rosea, ma non è critica come un mese fa ­ Grazie al sindacato siamo riusciti a contenere le ricadute per i lavoratori, ma va detto che la ripartenza è una scelta sociale. Ora storneranno produttive due linee. Abbiamo limitato al massimo gli ammortizzatori sociali e perso pochissime competenze. Per il mercato non c’erano i margini per ripartire, tuttavia abbiamo investito e ci crediamo. Soffriamo per il calo dei consumi, le dinamiche geopolitiche non sono favorevoli, ma subiamo anche la politica energetica che in Italia è differente e ci penalizza rispetto al resto dell’Europa Così come la competizione di Paesi dove le regole sono diverse e quindi possono applicare prezzi calmierati”. 

«La Bormioli tra luglio e settembre spegnerà un forno per spostare la linea di produzione su quello maggiore- ha spiegato Celementi -  che verrà rifatto per poi farsi carico di tutte le linee e contenere i costi dell'energia.  Il momento è critico, la capacità produttiva superiore a quella richiesta dal mercato". Due anni fa il Gruppo Bormioli ha avviato per uno dei suoi impianti, con Snam e Rina il progetto sperimentale Divina che prevede l'utilizzo di idrogeno miscelato a gas per i forni durante la fase di fusione del vetro. "Il progetto è ancora in corso", ha spiegato Clementi.

"Chiediamo alla  politica di esercitare il proprio compito – hanno detto Cgil Cisl e Uil - ha il dovere e la responsabilità di trovare soluzioni - per rendere più competitivo il territorio e quindi le imprese mettendo in campo ciò che non accade ormai  da decenni ; politiche industriali , politiche infrastrutturali ed energetiche partendo da ciò che esiste proprio in Valbormida dove ci sono imprese già oggi che producono energia che potrebbe essere , con un investimento importante, messa a disposizione di cittadini e imprese, ma appunto ci vorrebbero politiche che mancano da troppo tempo". 

A chiudere il sindaco di Carcare Rodolfo Mirri. "Non facciamo che tutto finisca dopo questo convegno – ha detto Mirri – sono state fatte proposte che è importante portar avanti e rendere concrete. L'incontro non aveva bandiere politiche e partitiche, ma mi spiace evidenziare l’assenza dei consiglieri regionali di centro destra, Alessandro Bozzano e Stefano Mai e oprattutto del presidente della Provincia di Savona Pierangelo Oliveri. Ha mancato  un appuntamento importante per il territorio che rappresenta e che , come ho già detto, ha fini che vanno al di là delle appartenneze politiche".