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Politica | 28 giugno 2024, 19:47

Termovalorizzatore in Val Bormida, la minoranza di Cengio: "L'Amministrazione si esprima contraria"

Il gruppo "Cengio Cambia" chiede un parere unanime del Consiglio Comunale cittadino contro la possibilità di realizzare l'opera nel territorio comunale

Termovalorizzatore in Val Bormida, la minoranza di Cengio: "L'Amministrazione si esprima contraria"

"Il documento redatto dal Rina per Regione Liguria che è stato portato all’ordine del giorno nel Consiglio Comunale di Cairo ancora una volta conferma quello che dicevamo, e aumenta i timori della popolazione di Cengio".

Esordiscono così dal gruppo di minoranza "Cengio Cambia" nella loro nota dove chiedono all'Amministrazione la richiesta alla maggioranza di prendere posizione unanime contro la realizzazione del termovalorizzatore nel territorio cengese.

"Il sindaco Dotta, come i suoi colleghi di comune orientamento, ha sempre detto che sull’ipotesi termovalorizzatore a Cengio non c’era nulla di concreto e che se ne sarebbe parlato qualora ci fossero stati dati certi - dicono - Ha ripetuto questo mantra anche quando il gruppo di minoranza 'Cengio Cambia' con i nostri consiglieri Marazzo, Fabiano, Garolla e Usai ha chiesto un voto unanime contro la possibilità di mettere un simile impianto nel territorio comunale: il sindaco e la maggioranza, pur dicendo di non essere aprioristicamente a favore, con il loro voto hanno voluto lasciare una porta aperta a questa possibilità".

"Oggi che, come evidenziato dalla collega Ferrari per il Comune di Cairo, il nome di Cengio appare a chiare lettere sul documento del Rina come uno dei siti di possibile costruzione dell’inceneritore il sindaco continuerà a stare in silenzio o risponderà ai timori della cittadinanza?" si domandano quindi dai banchi dell'opposizione.

"Come gruppo 'Cengio Cambia' pensiamo che sia arrivato il momento di dire un no unanime, senza distinzioni di parte politica a questo progetto che ancora una volta determinerebbe uno svilimento del paese e dell’ambiente di Cengio. Speriamo che il sindaco questa volta ascolti il nostro appello (dopo i discorsi informali e le nostre mozioni con il voto in consiglio comunale) e voglia trovare le modalità di redigere un documento condiviso contro questa possibilità anche attraverso una riunione dei capigruppo consiliari finalizzata a questo" concludono.

Redazione

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