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Politica | 25 giugno 2024, 16:14

Primo consiglio ad Albissola, la minoranza all'attacco del vicesindaco esterno Silvestro: "Sua la delega all'attuazione del programma, davvero singolare"

Critiche sulle deleghe assegnate ai consiglieri. Espresso disappunto sulla nomina del presidente del consiglio comunale

Il gruppo "Tradizione e Futuro" candidato alle scorse elezioni

Il gruppo "Tradizione e Futuro" candidato alle scorse elezioni

Primo Consiglio Comunale della nuova legislatura ad Albissola Marina ieri sera (lunedì 24 giugno, ndr), con una seduta che ha portato, tra i banchi della minoranza, la nomina del capogruppo Roberto Giallombardo il quale, dopo la nomina, ha manifestato all'assise le intenzioni e i principi che guideranno il gruppo "Tradizione e Futuro" per i prossimi cinque anni.

"Il gruppo mi onora di questo ruolo che intendo svolgere con grande impegno e senso di responsabilità - ha affermato - Sebbene il risultato elettorale non ci abbia premiato con la vittoria, oltre mille Concittadini hanno espresso volontà di cambiamento, quindi la nostra presenza in Consiglio rappresenta l’inizio di una nuova fase nella vita politica e amministrativa di Albissola. Una fase in cui l’opposizione assume un ruolo fondamentale nella vita democratica della nostra comunità (dopo l’infelice esperienza della lista unica)".

"Il nostro programma elettorale che ha raccolto il consenso di oltre un terzo dei nostri concittadini rimane la nostra guida e il nostro punto di riferimento. I principi condivisi con gli albissolesi in campagna elettorale, ossia trasparenza, partecipazione attiva e miglioramento della qualità della vita nel nostro paese, guideranno la nostra azione politica e amministrativa" ha aggiunto Giallombardo, sottolineando che "la presenza di un'opposizione attiva e propositiva sia essenziale non solo per un corretto funzionamento della democrazia ma soprattutto perché dal confronto nascano le decisioni migliori nell’interesse della nostra comunità".

"Il consenso di una parte significativa della popolazione ci impone il dovere di vigilare, proporre e collaborare per il bene comune - aggiunge ancora -. Siamo, quindi, disponibili ad un confronto costruttivo pronti a valutare positivamente le proposte che vadano realmente nell’interesse della comunità e disponibili a lavorare su progetti concreti da sviluppare e condividere con tutto il paese con particolare riferimento a quei punti programmatici che appaiono simili. Saremo particolarmente attenti all’utilizzo delle risorse pubbliche da utilizzarsi in modo responsabile e razionale. Da ultimo ribadisco che solo attraverso un dialogo costruttivo potremo realizzare il cambiamento che tutti desideriamo" conclude il capogruppo di minoranza, assicurando che tutto il gruppo lavorerà "con dedizione e passione per il bene comune".

Ad analizzare invece le nomine della Giunta voluta dal sindaco Nasuti è stato il consigliere Giovanni Siri: "Trovo davvero singolare che l’organo che di fatto amministra questo paese sia composto da consiglieri che, pur avendo ottenuto un risultato elettorale così brillante, di fatto si limiteranno ad occuparsi di nido d’infanzia, di scuola di musica, di mobilità, di servizi cimiteriali, di scuola, di protezione civile; per carità, tutti argomenti di interesse per i cittadini, ma davvero per nulla strategici (e del tutto marginali). Speravo che i consiglieri delegati avessero incarichi più rilevanti, più funzionali, per la crescita di questo paese" ha detto.

Dai banchi della minoranza, Siri si è quindi concentrato sugli assessorati: "Non esiste un assessorato alle finanze, la gestione delle risorse economiche e finanziarie credo che meriterebbe più attenzione. Non esiste un assessorato al turismo e alla cultura: siamo o non siamo un paese a vocazione turistico-culturale? Vogliamo far crescere l’economia di questo paese? Un’ultima osservazione vorrei farla sul ruolo del vicesindaco, che oltre a non essere un consigliere eletto, oltre a ricoprire incarichi strategici, ha la delega all’Attuazione del programma: un aspetto quest’ultimo che ritengo quasi offensivo nei confronti dei Consiglieri eletti di maggioranza. Il vostro programma, così dettagliato e così articolato, sarà controllato, sarà monitorato non da uno di voi. Lo trovo davvero singolare".

La consigliere Michela Moretti Girardengo ha invece espresso tutto il disappunto del gruppo per l’istituzione della nuova carica remunerata di Presidente del Consiglio Comunale: "Questo richiede un momento di riflessione - ha detto - Sorgono, infatti, forti dubbi sulla necessità di istituire tali figure ad Albissola Marina, Comune di poco più che è 5.000 abitanti, tenuto conto che nella storia istituzionale del Nostro Paese non sono mai state ritenute necessarie neanche quando vi erano diverse compagini politiche che si contrapponevano in Consiglio Comunale. Teniamo conto che la figura del Presidente del Consiglio Comunale è nata con la promulgazione del d. lgs n. 267 del 2000, laddove l’art. 39 prevede un duplice regime alternativo di obbligatorietà e facoltatività dell’istituzione del Presidente del Consiglio Comunale. Obbligatorietà nei Comuni aventi popolazione superiore a 15mila abitanti, facoltatività in quelli aventi popolazione inferiore. In Comuni come il nostro, quindi, la figura del Presidente del Consiglio Comunale è facoltativa e totalmente sovrapponibile a quella del sindaco che, infatti, da sempre ha svolto il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale. E allora perché gravare il Nostro Comune, che abbiamo tutti tanto a cuore, di spese totalmente inutili? 5000 euro all’anno, 25 mila euro nei 5 anni, che l'Amministrazione potrebbe dirottare su altre reali necessità albissolesi".

"A ciò si aggiunga che l'inserimento di tale figura nello Statuto e nel Regolamento del Comune di Albissola Marina non è avvenuta nel 2000, e neanche nel 2004, o nel 2009, o nel 2014, e neanche nel 2019, ma con delibera di fine marzo 2024, a 2 mesi dalle elezioni - ha continuato -. Ma anche volendo ritenere tale figura utile e necessaria per il nostro Consiglio Comunale, si ricorda che il ruolo del Presidente del Consiglio deve essere esercitato con imparzialità ed equidistanza, garantendo il corretto svolgimento del consiglio, garantendo il contraddittorio, ed anche garantendo quindi la minoranza. Il Presidente del Consiglio Comunale deve assicurare il buon andamento dei lavori in aula, delle Commissioni e di ogni sua articolazione; nell’esercizio del suo ruolo e delle sue funzioni, si ispira al principio del buon andamento amministrativo e ai criteri di imparzialità, efficacia, efficienza, pubblicità, economicità e trasparenza delle procedure e dei processi istituzionali del Consiglio. Per garantire tutto questo, dovrebbe essere previsto che il Presidente del Consiglio Comunale debba essere individuato solo tra i membri candidati in schieramenti diversi da quelli che abbiano sostenuto il sindaco eletto. Ciò davvero garantirebbe la necessaria e imprescindibile alterità politica tra assemblea volitiva ed esecutiva". Questa necessità di individuarlo quindi fra gli eletti della minoranza deve, secondo la consigliera Michela Moretti Girardengo, "sarebbe l’unico motivo per cui ritenere necessaria tale istituzione, che, in caso contrario, è sovrapponibile a quella del sindaco".

Una sovrapposizione quindi, per la minoranza, che però va "ad alleggerire le incombenze del sindaco". Da lì la proposta di "prelevare gli importi degli emolumenti riconosciuti al presidente del Consiglio Comunale dall'emolumento del sindaco e dirottati verso la Casa di Riposo, la Scuola dell’Infanzia, la Scuola di Musica o qualsiasi altra istituzione comunale meritevole. Anche in forza del fatto che tutti noi eletti dai cittadini Albissolesi dovremmo amministrare e lavorare per il Nostro Comune per puro spirito di servizio e amore verso il Nostro Paese e non per percepire uno stipendio" ha chiosato.

Redazione

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