Attualità - 25 giugno 2024, 11:45

Rigassificatore, la Regione si "smarca" sulla gestione commissariale: ma nel 2023 Toti diede la disponibilità

Assessore Giampedrone: "Il Governo si assuma la responsabilità e nomini il nuovo commissario per il rigassificatore". In consiglio regionale l'ordine del giorno del Pd. Il Comitato Tecnico Regionale convoca un incontro il 3 luglio

"Il Governo si assuma la responsabilità e nomini il nuovo commissario per il rigassificatore".

E' stato netto l'assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone durante la conferenza stampa che ha fatto seguito all'incontro che si è svolto ieri mattina nell'abitazione di Ameglia del presidente della Regione Giovanni Toti con il vicepresidente Alessandro Piana, l'asssessore Marco Scajola e l'avvocato del Governatore, Stefano Savi. Tre ore di colloquio con i vertici della giunta regionale per discutere del programma politico, il tutto davanti agli uomini della Guardia di Finanza.

Al centro anche il tema dello spostamento della nave rigassificatrice Golar Tundra a circa 4 km dalla costa di Vado e a 2.9 km da Savona e la presidenza della struttura commissariale che con gli arresti domiciliari di Toti non è passata in mano a Piana ma sarà il Ministero dell'Ambiente a decidere quale sarà la figura che dovrà portare avanti l'iter. Che come puntualizzato proprio da Giampedrone non sarà un membro della giunta regionale.

La settimana prossima si svolgerà un incontro proprio tra il vicepresidente regionale con il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin per fare il punto sulla questione.

“Sul rigassificatore la Regione non c’entra nulla, è un piano nazionale, finalmente se c’è una cosa positiva in tutta questa vicenda, che evidentemente per noi è molto negativa cioè per gli arresti domiciliari del Presidente, abbiamo capito che il presidente faceva una funzione di Governo - ha spiegato Giampedrone - E' la dimostrazione plastica, amministrativa e non politica che quello che portava avanti Toti era un ruolo di commissario di governo su richiesta del Ministro stesso”.

Una dichiarazione che è sì un dato di fatto degli ultimi mesi ma stona e sembra quasi "contraddire" le dichiazioni di Toti a partire dalla sua nomina a commissario straordinario di Governo poco più di un anno fa il 22 giugno del 2023.

"La disponibilità della Liguria ad ospitare una nave rigassificatrice con il progetto presentato oggi da Snam si inserisce nel piano energetico nazionale di cui il Paese si è dotato per rispondere a emergenze energetiche come quella recentemente vissuta da famiglie e imprese italiane: con questa nave diamo all’Italia una nuova risorsa di approvvigionamento e alla Liguria un’infrastruttura strategica, sicura e con un impatto visivo ed ambientale pari a zero. È un’operazione di solidarietà nazionale, di collaborazione tra Stato e Regioni, che contribuirà alla sicurezza energetica dell’Italia e porterà gratificazioni anche ai comuni che ospiteranno questa infrastruttura con opere compensative sul territorio”.

Queste erano state le parole di Toti il 18 luglio dello scorso anno, giorno nel quale era stato annunciato il progetto per lo spostamento della nave rigassificatrice da Piombino al largo della costa vadese.

"Quello che stiamo facendo e qualcosa che serve all’Italia, alla Liguria, a Savona, al paese in generale, se ci sono dubbi, perplessità, è giusto chiarirle fino in fondo. Siamo qua ovviamente per farlo, ma non solo noi, il Governo, Snam che è l’ente attuatore e non è la Regione - aveva poi detto Toti il 5 settembre - Noi stiamo agevolando ciò che è stato pensato dal Governo Draghi quando Cingolani era Ministro dell’Energia, che era stato pensato quando imprese e famiglie soffocavano per il costo eccessivo delle bollette. Un paese serio vuole evitare questo".

Una richiesta del Governo sì, ma comunque una disponibilità data dalla stessa Regione che ora con le parole di Giampedrone non sembrano venire meno perché comunque l'ente Regione si esprime nella Via, ma la decisione di non prendere più "in mano" la struttura commissariale fa pensare che una sorta di passo indietro, molto probabilmente legato alle vicende giudiziarie in cui è coinvolto Toti.

Nel frattempo quest'oggi in consiglio regionale i consiglieri del Partito Democratico Davide Natale e Roberto Arboscello presenteranno un ordine del giorno.

“Riuscirà il centrodestra ligure a mostrare il suo vero volto? Domani (oggi. ndr) durante la discussione in consiglio regionale, che avrà all’ordine del giorno la nostra richiesta di fermare l’iter per il trasferimento a Vado-Savona della nave Golar Tundra, i consiglieri regionali di centrodestra, compresi quelli savonesi, seguiranno i sindaci e gli amministratori territoriali, che hanno espresso la loro contrarietà, o voteranno, come hanno sempre fatto finora, contro la nostra proposta? Salutiamo con favore il sostegno arrivato anche dal Presidente della Provincia di Savona al documento siglato dai diversi sindaci, che compongono il Tavolo comprensoriale e che da sempre si battono per impedire che si attuai il progetto voluto da Toti quando era presidente della regione e commissario straordinario per la realizzazione del rigassificatore - spiegano Natale e Arboscello - Ora, però, serve che in consiglio regionale ci sia la medesima assunzione di responsabilità. Non vorremmo che determinati posizionamenti siano solo una indecorosa azione politica, in cui a Savona, si fa vedere che si è (finalmente) dalla parte del territorio, e a Genova e Roma invece, per ragioni di stabilità politica, si difendono posizioni che colpiscono i territori e i cittadini savonesi".

"Inoltre i sindaci e il presidente della provincia non hanno nemmeno un interlocutore, ad oggi chi è il commissario dell’opera? Sulla carta è ancora Toti, quindi per parlarne si deve chiedere udienza al magistrato? Chi sta portando avanti il progetto? Questa incertezza dimostra la chiara assenza di rispetto istituzionale nei confronti di chi, quotidianamente, opera a stretto contatto con i cittadini, le attività imprenditoriali e le tante associazioni e i tanti comitati che chiedono certezze. Spostare il rigassificatore richiede centinaia di milioni di euro che saranno a carico delle tasche dei cittadini in un momento di difficile quadro economico per le famiglie e le imprese. Toti si dimetta e permetta alla Liguria di ripartire”, così che sarà discusso domani (oggi. ndr)" continuano i due esponenti regionali dem.

La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (Snam dovrà rispondere alle richieste di integrazioni del Ministero) intanto continua anche se non mancano le perplessità legate all'inserimento o meno del comune di Savona alla conferenza dei servizi.

Lo scorso 5 giugno il Ministero ha scritto al Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco richiedendo di esaminare la documentazione relativa al nuovo rapporto preliminare di sicurezza (ripresentato da Snam dopo le modifiche al progetto). Il Ctr ha risposto che il Commissario Straordinario di Governo non li ha "ancora interessati per il rilascio del nulla osta di fattibilità". Specificando che loro stessi non sono competenti per il rilascio del titolo abilitativo della costruzione.

Lo stesso Comitato Tecnico Regionale ha convocato per il prossimo 3 luglio una riunione.


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