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Economia | 21 giugno 2024, 07:00

Intrattenimento in Italia: i dati ufficiali del 2023

Il comparto dell’intrattenimento in Italia continua a crescere a ritmi decisamente sostenuti e che fanno ben sperare per il futuro.

Intrattenimento in Italia: i dati ufficiali del 2023

Il comparto dell’intrattenimento in Italia continua a crescere a ritmi decisamente sostenuti e che fanno ben sperare per il futuro. È quanto emerge dai dati ufficiali recentemente pubblicati relativi al gaming e ai videogiochi. Numeri che sottolineano un allargamento dei pubblici di riferimento e che portano l’Italia al livello degli altri Paesi europei. Ma vediamo più nel dettaglio l’importanza economica del settore.

Lo scorso anno gli italiani hanno speso per il gaming online circa 4,3 miliardi di euro, ovvero più del doppio di quanto speso nel 2019. Di questa spesa il 55% circa è andata alle piattaforme di gioco e ai casinò online (2,4 miliardi di euro) mentre il tasso di crescita maggiore lo hanno registrato le scommesse sportive che oggi valgono 1,5 miliardi di euro (il quadruplo rispetto a 5 anni fa).

Il 2023, inoltre, può essere considerato come l’anno del ritorno del poker ai livelli dello scorso decennio. I numeri relativi al numero di giocatori e al giro d’affari sono lì a dimostrarlo se pensiamo che la spesa per i tornei è cresciuta di circa il 5% negli ultimi 12 mesi e che poker cash e poker da casinò hanno registrato un aumento del giro d’affari complessivo vicino al 10%.

Numeri di crescita estremamente lusinghieri anche per l’altra “faccia della luna” del mondo dell’intrattenimento: i videogiochi. IIDEA (Italian Interactive & Digital Entertainment Association), associazione che ormai da moltissimi anni è diventata punto di riferimento per il mondo del gaming tricolore, ha recentemente pubblicato il report annuale sullo stato del mercato.

Il giro d’affari del comparto dei videogames nello Stivale è aumentato del 5% tra il 2022 e il 2023 piazzando l’Italia tra i cinque mercati più grandi del Vecchio Continente e confermando un trend di crescita iniziato nel 2019 (+28% nell’ultimo quinquennio).

Entrando nel dettaglio si scopre che il sotto settore ad essere cresciuto di più lo scorso anno è stato quello della vendita degli hardware di gioco. Hardware di gioco (console, Pc e smartphone da gaming) che hanno rappresentato circa il 29% dei 2,3 miliardi di euro di ricavato complessivo. Un dato impressionante se pensiamo che nei dodici mesi precedenti la spesa per i dispositivi era stata del 63% più bassa.

A fare da contraltare, a sorpresa, è stata una spesa per i software (abbonamenti, acquisti online e simili) più bassa rispetto a quella degli ultimi anni (-8%). Dato che viene parzialmente bilanciato dagli acquisti dei nuovi giochi usciti nel 2023: titoli come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, nuovo capitolo della fortunatissima saga Nintendo, e Baldur’s Gate 3 hanno trainato un mercato che nel 2023 valeva più di 570 milioni di euro.

Molto interessante, come sempre, l’analisi della popolazione italiana di videogiocatori che oggi rappresenta circa il 31% della popolazione complessiva di età inferiore ai 64 anni. Gli appassionati di gaming in Italia sono circa 13 milioni, suddivisi tra giocatori occasionali e non. Di questi 8 milioni sono uomini con 30 anni di età media e 4,9 milioni sono donne. Un dato più basso dell’8% rispetto a quello del 2022 e legato alla diminuzione degli occasionali.

Ancora in vetta alla classifica per numero di giocatori (3,2 milioni) la fascia d’età degli under 24, seguita da quella compresa tra i 45 e i 64 anni di età (3,1 milioni). Una conferma importante del fatto che il gaming sta travalicando le generazione e che l’intrattenimento non è più considerato come un semplice passatempo da ragazzi.

Per quanto riguarda le piattaforme preferite di gioco, infine, ci sono poche sorprese. A guidare è ancora una volta il gaming mobile con smartphone e tablet che restano il device preferito da 9,2 milioni di videogiocatori. Seguono le console con 5,6 milioni e il pc a quota 4,6 milioni. Resta invece stabile e in linea con gli altri Paesi europei il dato relativo al tempo trascorso davanti allo schermo: il 73% dei giocatori passa almeno un’ora alla settimana giocando e la media settimanale è pari a 6,53 ore.

Richy Garino

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