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Politica | 19 giugno 2024, 17:55

Nel post elezioni dell'8-9 giugno il Pd guarda a Provincia e Regione. Parrinello: "Al lavoro per riunire le forze progressiste"

Oltre alla componente nazionale, a livello locale a contribuire alla crescita del partito è la presa di posizione contro il rigassificatore

Nel post elezioni dell'8-9 giugno il Pd guarda a Provincia e Regione. Parrinello: "Al lavoro per riunire le forze progressiste"

Il tempo che vengano ufficializzate le ultime giunte, dopo il voto delle recenti amministrative e di archiviare l'ultima tornata elettorale, poi nel Pd provinciale si inizierà a parlare della lista per il rinnovo del consiglio provinciale con gli alleati.

L'esperienza che aveva visto Pd e Cambiamo sostenere la nomina del presidente Olivieri, poi confermato, e che portato all'attribuzione delle deleghe a due consiglieri del Pd Niero e Ghersi e a Taramasso di Azione, è roba ormai archiviata da tempo. 

"Siamo soddisfatti dei risultati delle europee delle amministrative – spiega il segretario Provinciale del Pd Emanuele Parrinello - siamo in crescita in tutta la Provincia di Savona con Comuni dove  siamo il primo partito. A Carcare,ad  dove abbiamo avuto il 31,79%. % anche a Ponente rispetto al centrodestra. Inizieremo a lavorare ad una lista da presentare alle provinciali, raccogliendo tutte le forze progressiste". Nella città capoluogo, dove il Pd è il primo partito si sfiora  il 31%,e  la coalizione che sostiene Marco Russo, ottiene la maggioranza assoluta dei consensi.

"Credo che a questi risultati abbia contribuito una maggiore nettezza nelle posizioni a livello nazionale – prosegue Parrinello - ma a livello locale hanno sicuramente influito scelte come la posizione presa contro il rigassificatore. Altrettanto importante il fatto che si sia facendo capire alle persone in difficoltà che hanno bisogno di essere aiutate che siamo credibili e presenti".

Più incerto rispetto alle provinciali, che restano comunque elezioni di secondo livello, è l'orizzonte temporale delle elezioni regionali. A Genova i dem chiedono le dimissioni del presidente Toti, agli arresti domiciliari per l'inchiesta della magistratura. Se così fosse si andrebbe a elezioni prima del 2025. Di candidati ufficiali non ce ne sono ma c'è un nome che circola da qualche mese ed è quello dell'ex ministro Orlando.

"Orlando è una figura  sicuramente riconosciuta e molto autorevole – prosegue Parrinello - ma prima della scelta del candidato faremo tutti i passaggi necessari".

Tra le tematiche più critiche che riguardano la Regione c'è quella della sanità, sempre più tendente al privato e per cui l'attuale amministrazione regionale in netto disavanzo  e avrebbe chiesto ai direttori delle Asl , compresa quella del savonese, di rientrare della spesa.

"Sulla sanità vanno verificate le condizioni – prosegue Parrinello –  le risorse, però, non vanno orientate verso una sanità privata ,ma verso una sanità pubblica e non  spingere le persone a rivolgersi al privato".

Al Parlamento europeo andrà solo un candidato ligure, il confermato Brando Benifei. "Benifei ha avuto un buon risultato – conclude Parrinello - usciva come capo delegazione, ha lavorato bene e gli è stato riconosciuto, quasi sempre c'è stato un solo ligure , solo nel 2014 ai tempi del 40% ce n'erano due. Dal punto di vista demografico la Liguria ha  tanti abitanti quanti Milano, in numeri sono quelli".

Elena Romanato

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