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Attualità | 19 giugno 2024, 11:30

Savona è nuovamente tra i tribunali più performanti d'Italia nei tempi di vendita giudiziale

Secondo l’ottava edizione dello “Studio dei Tempi delle Esecuzioni Italiane” dell’Associazione T6, si posiziona al quarto posto con una durata media di 2,91 anni nel 2023, rispetto ai 3,3 nel 2022

Savona è nuovamente tra i tribunali più performanti d'Italia nei tempi di vendita giudiziale

Il Tribunale di Savona si conferma ancora una volta tra i tribunali più performanti d’Italia per quanto concerne i tempi complessivi di vendita giudiziale delle procedure esecutive durante il 2023. Con una durata media pari a 2,91 anni nel 2023, in calo del 12% rispetto ai 3,3 anni del 2022, e contro una media nazionale di 6 anni, il Tribunale guadagna il quarto posto in classifica. Medaglia d’oro, invece, per il Tribunale di Ferrara, con una media di 2,5 anni. Precedono, inoltre, rispettivamente al secondo e terzo posto i Tribunali di Gorizia e Trieste, con una durata media di 2,64 e 2,77 anni.

È quanto emerge dall’ottava edizione dello “Studio dei Tempi delle Esecuzioni Italiane”, il report annuale presentato dall’Associazione T6 – Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Italiane - che vuole fornire un’analisi dettagliata e specifica della durata delle procedure esecutive a livello nazionale.

A livello nazionale, i risultati dello studio confermano un trend in miglioramento in termini di definizione delle procedure esecutive, in linea con le evidenze emerse dall’indagine condotta sui dati del 2022. In particolar modo, nell’ultimo anno si è registrato un calo della durata media complessiva per la chiusura dei fascicoli, passando da 4,97 anni nel 2022 a 4,94 anni nel 2023. Parallelamente, nel 2023 sono stati definiti 48.881 fascicoli, in leggero calo del 1,5% rispetto ai 49.615 nel 2022, ma comunque in crescita rispetto ai 44.652 del 2021.

Dati altrettanto positivi emergono anche in relazione alle modalità di definizione, per cui le procedure chiuse con aggiudicazione, che rappresentano il 55% delle procedure totali, sono cresciute del 5,9% nel 2023 (con 26.938 fascicoli contro i 25.437 del 2022). A loro volta, sono diminuite del 9,6% le procedure concluse prima della fase di vendita per una definizione stragiudiziale, le quali rappresentano il 32% dei fascicoli complessivi. Il restante 13% si è risolto, invece, senza aggiudicazione per altre cause di estinzione.

Federico Cecconi, Professore Cnr e Coordinatore Comitato Scientifico dell'Associazione T6, ha commentato: “La nuova edizione dello Studio dei Tempi conferma anche quest’anno un generale miglioramento che, sia a livello nazionale che regionale, risulta in continuità con i livelli dello scorso anno. Continua, tuttavia, ad emergere un netto divario tra i risultati raggiunti nelle aree del Nord Italia rispetto alle località meridionali: in questo senso, incidono a loro volta anche la struttura e l’organizzazione di uffici giudiziari più articolati, che consentono una più spedita gestione anche di carichi significativi”.

Laura Pelucchi, Partner La Scala Società tra Avvocati e Referente commissione esecuzioni immobiliari dell'Associazione T6, ha aggiunto: “Dalle evidenze emerse dall’ottava edizione del nostro studio constatiamo una tendenza stabile e positiva dei tribunali italiani, specialmente in termini di capacità di definizione delle procedure, siamo però ancora lontani dai tempi medi degli altri Paesi. Nei prossimi anni sarà, quindi, necessario proseguire ed incrementare il processo di efficientamento al quale da anni le istituzioni e gli operatori del settore si stanno dedicando”.

Redazione

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