Da Carcare a Genova, il caso Verallia arriva all’attenzione del consiglio regionale proprio nei giorni in cui sembrano aprirsi spiragli di luce dopo settimane difficili per i lavoratori.
Dopo l'annuncio della riattivazione al 50% del forno, il consigliere Roberto Arboscello (Pd - Articolo Uno) ha portato in assise l’interrogazione con cui chiedeva all’amministrazione regionale “quali azioni intende attivare per tutelare i lavoratori dell'azienda e per affrontare la crisi del settore industriale del vetro nell'area di crisi complessa del savonese”.
“Siamo consapevoli della situazione non positiva del comparto delle bottiglie in vetro, è un problema generale e non solo per quella parte della nostra regione - ha risposto l’assessore regionale al Lavoro, Augusto Sartori - tuttavia è un problema che non risulta in questo momento segnalato agli uffici della nostra Regione. Ne siamo consci a livello generale, non nello specifico”.
“I segnali di dialogo tra i lavoratori e i rappresentanti sindacali sono in via di definizione - ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessio Piana - stiamo accompagnando e dando seguito alla sottoscrizione dell’accordo di programma per l’area di crisi di Savona che ha visto lo stanziamento di 50 milioni di euro, 30 a livello nazionale sul fondo crescita sostenibile e 20 che derivano dai fondi FESR nella disponibilità della Regione. Ci sono dati confortanti rispetto all’esito del bando con cui Regione ha messo 3 milioni di euro per la ricerca, sono 13 i progetti presentati e la ricaduta economica dovrebbe essere di 9,5 milioni con 27 ricercatori che dovrebbero essere coinvolti”.
“Apprendo del via libera dell’assemblea dei lavoratori all’avvio della produzione per la ripresa al 50% entro luglio con la potenziale riattivazione di due delle quattro linee di produzione, quindi c’è una schiarita - così il consigliere proponente Roberto Arboscello (Pd - Articolo Uno) - prendo atto della risposta dei due assessori e chiedo un impegno, la provincia di Savona non può permettersi di perdere posti di lavoro”.
Una discussione nel massimo organo amministrativo regionale che, però, è stata superata dai fatti con la riattivazione del forno e con la tanto attesa buona notizia per il futuro dei lavoratori di un settore in crisi non solamente entro i confini regionali.