- 17 giugno 2024, 18:48

Valpolcevera: avanza il progetto per un nuovo Liceo Statale Tecnologico Sperimentale, il primo in Italia

In un incontro tenutosi il 7 maggio scorso a Genova il ministro Valditara, insieme al sindaco Marco Bucci e al vicesindaco Pietro Piciocchi, ha confermato l’interesse per questa iniziativa

Continua il percorso progettuale del nuovo Liceo Statale Tecnologico Sperimentale della Valpolcevera, un'iniziativa promossa da Alpim (Associazione Ligure per i Minori) in collaborazione con il Comune di Genova, Città Metropolitana, Regione Liguria, Ordine degli Architetti e Liguria Digitale.

Dopo la firma del protocollo d’intesa avvenuta nel maggio 2023, l'accordo quadro è ora pronto per la firma del Ministro.

“A che punto siamo?” è stato il titolo dell’affollato incontro avvenuto questa mattina nella sede di Liguria Digitale ad Erzelli, dove hanno preso parte i rappresentanti di tutti i soggetti. “In un incontro tenutosi il 7 maggio scorso a Genova il ministro Valditara, insieme al sindaco Marco Bucci e al vicesindaco Pietro Piciocchi, ha confermato l’interesse per questa iniziativa - ha raccontato il presidente di Alpim Carlo Castellano – E’ emersa la richiesta di una verifica sul territorio dell’interesse sull’iniziativa stessa e nel giro di pochi giorni abbiamo ricevuto apprezzamenti da tutto il mondo della ricerca e dell’imprenditoria genovese: sedici lettere che abbiamo inoltrato al ministro Valditara (Camera di Commercio Genova, Confindustria Genova, Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro Gruppo Ligure, Istituto Italiano di Tecnologia IIT, Istituto Tecnologico Superiore ITS, Enel, Ericsson, Genova High Tech, Sedapta, Liguria Digitale, E.T.T. Solutions, Esaote, ACx Design, Ansaldo Energia, Siemens Fos). Siamo consapevoli che il momento per fare un passo avanti è adesso, oggi siamo all’inizio di una nuova rivoluzione tecnologica che è l’intelligenza artificiale e il territorio della Valpolcevera, ma anche di tutta la città, ha l’esigenza di un luogo capace di formare i ragazzi e le ragazze per le sfide di oggi e domani, in sinergia con il territorio in cui studieranno e vivranno”.

“L’importanza di questo progetto è che ha aspetti di innovazione profonda e al contempo si basa su una alleanza educativa tra scuola, famiglie, imprese e realtà territoriali – commentaLuca Borzani – La rigenerazione passa dall’avanzamento della funzione sociale che hanno i luoghi, non solo dalla loro riqualificazione. Oggi a Genova le periferie sono segnate da una antica identità urbana. La rigenerazione urbana non può che passare dalla promozione sociale e la scuola può e deve avere questo ruolo. I dati ci raccontano di una caduta dell’offerta formativa e delle nuove difficoltà dell’apprendimento – aggiunge Borzani - Ed è per questo che il progetto Alpim non parla solo di una scuola ma di un Distretto Educativo dell’Innovazione. E’ una sfida di tutta la comunità genovese, che mette insieme il capitale sociale della città, il rapporto tra scuola e lavoro, lavoro e tecnologie, scuola e disuguaglianza sociale”.

Ha preso poi la parola Antimo Ponticiello, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, che ha riportato le ultime notizie dopo un confronto con il ministero svoltosi proprio nei giorni scorsi: “C’è un’interlocuzione constante e ci sono segnali di grande apertura verso il protocollo d’intesa presentato da Alpim, si andrà sicuramente avanti – ha riportato – Ci saranno nuovi incontri per capire come procedere e sviluppare dei decreti attuativi per procedere nei dettagli. L’invito che faccio è quello di porci in ascolto, ascoltando anche e soprattutto i ragazzi e i docenti. Il territorio è molto ricco di progettualità in corso e bisogna intercettare queste energie”. Un’esortazione che ha trovato pronto Castellano che ha ricordato come Alpim sia immediatamente disponibile al confronto: il tecnologico va realizzato subito.

“Non potevamo che essere al fianco di Carlo Castellano e di Alpim in questa iniziativa, rivolta soprattutto ai giovani – ha sottolineato poi Enrico Castanini, amministratore unico di Liguria Digitale – perché il progetto del Liceo Tecnologico in Valpolcevera riassume in sé tutti valori che la nostra azienda mette in campo ogni giorno, dalla ricerca nel settore high tech alla grande attenzione al territorio e ai giovani. Per esempio con il progetto Scuola Digitale Liguria abbiamo costituito una community di migliaia di docenti e formatori con i quali collaboriamo ogni giorno. Investire sulla tecnologia è la strada giusta”.

“Con il Municipio e comitati in questi anni difficili per la Valpolcevera abbiamo iniziato a fare un lavoro di ricerca per andare ad identificare quale area potesse essere l'elemento di sviluppo – ha poi ricordato il presidente del Municipio V Valpolcevera Federico Romeo - L’area ex Facchini è una luogo molto importante per la vallata e grazie alla proposta di Alpim siamo riusciti a trovare l’unione di queste due necessità, da un lato riqualificare e restituire un’area così cruciale per il quartiere di Certosa e al contempo contribuire per trovarne una nuova identità dall’altissimo valore sociale”.

Il TAVOLO TECNICO  

Dopo la parte istituzionale, spazio alla parte tecnica dell’incontro durante la quale sono state illustrate le coordinate del progetto, sia in termini di proposta didattico-educativa, sia dal punto di vista di progettazione e inserimento nel tessuto urbano di un complesso ad alta tecnologia.

“In questo progetto parliamo di orientamento precoce – ha spiegato Paolo Novaro, coordinatore di Alpim che ha illustrato le linee formative e didattiche del futuro liceo. Riguardo alle frontiere tecnologiche una scuola di questo tipo ha l'ardire di pensare non di formare persone capaci di stare dentro procedure definite, quanto giovani capaci di pensare a nuove procedure e contesti. Per questo la scelta di un liceo, dove l’umanesimo, il rapporto tra uomo e sviluppo e i temi della filosofia morale possano trovare spazio soprattutto a livello di dibattito e di ricerca”.

 “Per quanto riguarda l’uso della tecnologia, i ragazzi hanno bisogno di una educazione alla responsabilità etica – ha poi sottolineato Roberto Vaccaro, esperto di tecnologie digitali, illustrando le frontiere tecnologiche che ispirano il progetto di Alpim - Un ideale percorso all'interno di una scuola del futuro deve connettersi al territorio”.

Ad illustrare le potenzialità energetiche del nuovo DEDI poi l’intervento di Pier Enrico Zani, esperto di tecnologie energetiche: “Il liceo avrà una propria energia solare. Un proprio impianto che alimenterà tutte le attività di questo complesso, dove potranno trovare spazio un campus, un centro sociale, impianti sportivi e laboratori di ricerca. Questo impianto darà energia alla scuola ma sarà connesso con il tessuto urbano circostante, alimentando quattro comunità energetiche del quartiere Certosa”.

Sono quindi intervenuti Umberto Risso, presidente di Confindustria Genova, Guido Torielli, presidente di Rete ITS Italia, Carlo Rognoni, giornalista e Carla Valaperta segretaria generale di Alpim.

Redazione