Si è chiuso con una conciliazione davanti alla Commissione dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro e la "risoluzione consensuale" del rapporto di lavoro il caso di un dirigente della Provincia assunto a tempo determinato il 1 settembre 2023, per un periodo di prova di sei mesi.
Il 9 gennaio 2024 ha poi ricevuto da Palazzo Nervi la comunicazione di risoluzione del rapporto di lavoro per il mancato superamento del periodo di prova.
Il dipendente si è allora rivolto al suo avvocato che ha preannunciato all'Ispettorato Territoriale del Lavoro la richiesta di nullità e/o illegittimità dell'atto di recesso dal rapporto di lavoro per il mancato superamento del periodo di prova in quanto intimato prima del decorso del termine del 50% dello stesso periodo di prova, per la natura disciplinare del recesso, con la possibilità di ottenere la condanna della Provincia a ripristinare il rapporto di lavoro con il dipendente o ottenere un risarcimento.
La Provincia, aderendo al tentativo di conciliazione aveva poi respinto tutte le richieste della controparte.
Successivamente, con l'intervento della Commissione dell' Ispettorato Territoriale del Lavoro, le parti hanno trovato un accordo in base al quale l'ex dipendente sarà risarcito con 5.000 euro, con riconoscimento della cessazione del rapporto di lavoro come "risoluzione consensuale".