Si chiama Senecio sudafricano (Senecio inaequidens), sembra un’innocua margherita di colore giallo, ma è pericolosa per gli esseri umani e gli animali perché tossica: è la pianta infestante che sta invadendo l’Isola Gallinara e il greto del fiume Centa ad Albenga.
La presenza di questa pianta aliena è stata rilevata dagli studi commissionati dal Comune di Albenga, grazie a finanziamenti regionali, per stilare i piani di protezione e di utilizzo e valorizzazione dell'isola, con lo scopo di creare le basi per un piano di tutela dell'isola, anche e soprattutto per quanto riguarda la biodiversità.
Il Senecio sudafricano è una pianta erbacea perenne originaria del Sudafrica, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Questa pianta presenta un portamento cespuglioso, con fusti ramificati che possono raggiungere un'altezza di 50-100 cm. È noto per la sua estrema adattabilità, crescendo in una vasta gamma di suoli e condizioni climatiche. Questa capacità di adattamento, tuttavia, l'ha resa una specie invasiva in molte regioni al di fuori del suo habitat naturale, come l'Europa e l'Asia, dove può competere con la flora locale, soppiantando le piante autoctone e alterare gli ecosistemi. Inoltre, il Senecio inaequidens è pericoloso poiché contiene alcaloidi pirrolizidinici, composti tossici che possono causare fenomeni di avvelenamento se ingeriti da animali o esseri umani. Pertanto, sebbene esteticamente gradevole e resistente, questa pianta richiede una gestione molto attenta per evitare la sua diffusione incontrollata e per prevenire rischi per la salute.
Ma come è arrivato in Europa? Inizialmente confinato vicino ai centri di lavorazione della lana, il Senecio inaequidens ha successivamente ampliato il suo areale di distribuzione grazie alla dispersione naturale dei semi e all'attività umana. Le infrastrutture di trasporto come strade e ferrovie e l’attività di commercio di lana dal Sudafrica hanno ulteriormente facilitato la sua diffusione in tutta Europa.