- 14 giugno 2024, 08:15

Corruzione in Liguria, oggi la decisione del Gip sulla revoca dei domiciliari a Toti

Ma la Procura di Genova ha già dato parere negativo per il rischio di reiterazione del reato. Il Ministero forma una commissione per analizzare i rilasci di concessione stabiliti dall'Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale

Ore di attesa a Genova per la pronuncia del giudice per le indagini preliminari, Paola Faggioni, che entro oggi sarà chiamata ad esprimere la sua decisione sull'accoglimento o meno dell'istanza avanzata dall'avvocato Stefano Savi, legale di Giovanni Toti, sulla richiesta di revoca o attenuazione della misura cautelare nei confronti del governatore ligure, ai domiciliari dallo scorso 7 maggio nell'inchiesta sulla corruzione in Liguria. Il termine dei 5 giorni per la decisione scade oggi, preceduto ieri però dal parere formulato dalla procura di Genova, su richiesta del giudice stesso.

Un parere di segno negativo quello dei magistrati sull'eventuale revoca dei domiciliari, motivato da possibili rischi di reiterazione del reato e ipotesi di inquinamento delle prove, finché almeno non si chiuderanno le indagini.

Ma la fase degli accertamenti è ancora in corso, stando ad ipotesi non si chiuderà prima di agosto, in un'inchiesta complessa composta da diversi filoni che vanno dal porto e le assegnazioni delle aree passando per il voto di scambio e le ipotesi di corruzione elettorale.

Non solo: non è ancora terminata l'audizione di tutti i testimoni principali e delle persone informate sui fatti che dovrebbero proseguire anche nelle prossime settimane, davanti ai pm.

Insieme a Toti ancora agli arresti domiciliari anche l'imprenditore e terminalista Aldo Spinelli mentre sul mantenimento o meno della misura cautelare in carcere, emessa solo per l'ex presidente dell'autorità portuale Paolo Emilio Signorini, la decisione del Riesame è attesa non prima della fine della prossima settimana.

Intanto in queste ore il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha formalizzato l’istituzione della commissione ministeriale che si occuperà di svolgere, a fini amministrativi, una attività ispettiva tecnica sulle procedure di rilascio degli atti di concessione demaniale da parte dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale, ente finito al centro delle indagini.

La commissione, viene specificato dal MIT, è formata da tre componenti di comprovata esperienza nel settore giuridico e amministrativo: Salvatore Pilato, magistrato della Corte dei Conti e presidente della commissione; Patrizia Scarchilli, direttore generale al Mit per il mare, trasporto marittimo e vie d’acqua interne; il Capitano di Vascello Giuseppe Strano, comandante uscente della Capitaneria di porto di Fiumicino. In un momento particolarmente delicato, l’iniziativa rientra "nell’ambito delle misure volte a garantire gli standard di trasparenza, efficienza e legalità delle operazioni e delle procedure amministrative nei porti di Genova e Savona", ha precisato il ministero.

La guardia di finanza invece ha acquisito nelle scorse ore nuovi documenti nella sede di Regione Liguria, ora al vaglio degli inquirenti.