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Politica | 13 giugno 2024, 07:27

Finale. Boom di voti per i nuovi candidati, i consiglieri uscenti faticano a ripetersi. Bocciatura o voglia di cambiare?

In pochi tra gli amministratori uscenti sono riusciti a confermare i numeri di cinque anni or sono. Fa eccezione il solo Rescigno che quasi ha raddoppiato i consensi

Finale. Boom di voti per i nuovi candidati, i consiglieri uscenti faticano a ripetersi. Bocciatura o voglia di cambiare?

Passati tre giorni dallo spoglio elettorale che ha visto Angelo Berlangieri eletto nuovo sindaco di Finale Ligure, intorno a via Pertica è il "toto Giunta" l'argomento più discusso della politica finalese.

Un incastro imprescindibile dalle preferenze espresse dagli elettori nelle urne lo scorso fine settimana, così come lo è l'analisi politica che accompagna nell'immediato post voto sia i vincitori sia i vinti. Un esercizio numerico dove a saltare a un occhio minimamente attento è il boom nella classifica della fiducia accordata dai cittadini ai "volti nuovi", coloro che almeno nell'ultimo quinquennio sono rimasti lontani dalla vita amministrativa.

Sul podio del gradimento troviamo Maura Firpo con 411 voti, Luciana Di Mauro con 367 e Umberto Luzi con 299, tutti della lista risultata vincitrice. A esclusione di quest'ultimo, cinque anni or sono fermo a quota 138 e quindi con un vero e proprio "botto" ai seggi, entrambe le prime piazza sono state occupate da "volti nuovi", non impegnati negli ultimi percorsi amministrativi.

E' solo scendendo però che si trovano consiglieri uscenti, in minoranza o maggioranza, per i quali nella migliore delle ipotesi i voti sono stati pressoché identici al 2019 o poco superiori.

Certo un risultato non banale, in senso assoluto, quello ottenuto da Marinella Geremia e Clara Bricchetto con rispettivamente 298 e 293 voti; così come quello di Francesco Montanaro tra i "nuovi" con 292 preferenze. Eppure, a esclusione di quest'ultimo che era stato si amministratore ma in mandati precedenti all'ultimo, comparando il recente passato sia Geremia, seduta all'opposizione nel gruppo Lega, che Bricchetto, assessore uscente, escono con un calo delle preferenze rispettivamente di 93 e 76. Un calo che ha visto coinvolta anche l'altro assessore, Marilena Rosa, fermatasi stavolta a 182 voti.

Chi è riuscito invece a incrementare, seppur di poco, il suo personale bottino sono stati gli ex consiglieri entrambi di opposizione Camilla Fasciolo (da 209 a 2011) e Paolo Folco (da 196 a 204). Mosca bianca, in senso positivo, in questa analisi è stato invece l'ex assessore Massimo Rescigno per il quale le preferenze si sono quasi raddoppiate, passando da 132 a 252 schede col proprio nome scritto sopra.

Scorrendo la "top ten" delle preferenze si trovano invece altre due novità assolute e giovanili. E' il caso del 24enne Andrea Calcagno della Lista Berlangieri con 239 voti e del professor Pietro Fiaschi della Lista Guzzi con 230.

Discorso molto più complesso e decisamente soggetto a un difficile paragone quello che ha visto coinvolti Andrea Guzzi e Tiziana Cileto. Se il primo da assessore candidato alla carica di consigliere con 607 voti è passato alla candidatura a sindaco, viceversa ha fatto la seconda che stavolta ha raccolto 113 voti.

Una mera analisi numerica con la quale è chiamato a confrontarsi sia chi governerà la città nei prossimi anni sia chi dovrà vigilare dai banchi dell'opposizione, entrambi anche per calibrare le proprie azioni. Con una domanda alla quale dovranno cercare di dare una risposta: semplice e spesso fisiologica voglia di cambiamento, già dimostrata dall'elettorato nei confronti della politica in molteplici casi, l'inserimento di figure di crescente spicco tra le liste, oppure una vera e propria bocciatura?

Mattia Pastorino

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