Politica - 13 giugno 2024, 14:54

Cambio al vertice di Autorità Portuale, il Pd: "Conferma dell'immobilismo della regione: Toti si dimetta e ce ne liberi"

I vertici regionali dem: "Bisogna superare questa situazione di stallo e tornare ad avere un presidente che nomini un suo segretario generale"

"Il Partito Democratico lo aveva detto chiaramente: servivano le dimissioni del presidente della Regione Toti per poter dare alla prima Autorità di Sistema Portuale del Paese la possibilità di ritrovare stabilità e prospettive. Questa situazione di stallo invece, porta il Governo Meloni e il viceministro Rixi alla nomina di un ennesimo commissario - Massimo Seno, stimato Ammiraglio del Corpo delle Capitaneria di Porto - cercando di nascondere dietro alla figura di un uomo di Stato, l’incapacità di dare certezze di lungo periodo allo scalo ligure, superare il proliferare di commissari straordinari e, in una fase critica, tornare alla normalità: con un presidente dell’Autorità di Sistema e un Segretario Generale di sua indicazione". Così, invece "non è stato e non sarà".

Lo affermano, in una nota, il segretario del Pd ligure Davide Natale, il capogruppo dem in Regione Luca Garibaldi e il segretario metropolitano genovese nonché capogruppo del partito in Comune a Genova Simone D’Angelo, in riferimento alle recenti dimissioni del commissario straordinario dei porti Paolo Piacenza.

"L’incertezza sul futuro di questa Regione va drammaticamente al di là della volontà che metterà nel suo lavoro l’Ammiraglio Seno, in un contesto che da ogni punto di vista rientra nel 'mai sperimentato prima' - continuano - un ammiraglio come Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema; il Commissario Straordinario dimissionario che ritorna come Segretario Generale; gli Ispettori del MIT a verificare gli atti di questi anni e un sindaco-commissario a un’opera strategica per il sistema paese tanto da essere indicata come opera bandiera del fondo complementare".

"Abbiamo ribadito a più riprese la necessità di porre fine a commissariamenti inutili, dotando per prima cosa l’Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale di un Presidente nel pieno delle sue funzioni. Per farlo però serve che Toti si dimetta prendendo atto che così facendo si sta paralizzando e umiliando un’intera regione.
L’AdSP del Mar Ligure Occidentale ha bisogno di certezze per poter essere pienamente operativa, ritrovando quel ruolo di progettazione che serve sia al porto che alla città
" chiosano Natale, Garibaldi e D'Angelo.

Sul tema è poi intervenuta anche la deputata dem Valentina Ghio: "Stiamo assistendo a un continuo pasticcio che non sostiene sviluppo e lavoro" dice nella sua nota, sottolineando anch'essa la combinazione ritenuta poco convincente della nomina di un nuovo commissario e dell'istituzione di una commissione. "Un pasticcio che, se persiste - aggiunge - potrà avere serie ricadute sui lavoratori e su tutto l’indotto, come sottolineato dalla stessa Culmv e dalla comunità portale di Genova e Savona".

"È indispensabile ed essenziale porre fine a questo modo di procedere raffazzonato e a tentoni, per dare una svolta alla gestione del Porto e garantire solidità al sistema, senza rallentamenti che colpiscono il mondo del lavoro che lo circonda - ammonisce quindi l'onorevole ligure - Anche perché, per la piena funzionalità del porto, serve una piena funzionalità della Regione Liguria, dove le nuove elezioni non sono più rimandabili. La Regione non può andare avanti con un presidente a interim e il porto non può lavorare in pienezza andando avanti per commissariamenti" chiosa.

Redazione