"In relazione alle recenti richieste di integrazione pervenute dalla Commissione Tecnica PNRR-PNIEC del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per il progetto di ricollocamento del rigassificatore Golar Tundra, Snam - dopo un’approfondita disamina – ha richiesto al MASE la proroga di 120 giorni prevista dal Testo Unico dell'Ambiente ai termini per la consegna delle integrazioni VIA al progetto FSRU Alto Tirreno".
A dirlo è Snam, l'azienda che ha presentato il progetto per il posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra a circa 4 km dalla costa di Vado e a 2.9 km da Savona con il posizionamento dell'impianto Pde a Quiliano e il metanodotto di collegamento tra il terminale Fsru e la rete nazionale gasdotti che attraverserà il comune quilianese, Altare, Carcare e Cairo Montenotte.
Il Mase si era soffermato su nuova corposa richiesta di documentazioni a seguito dell'attenta analisi e valutazione della documentazione tecnica ricevuta con lo scopo di procedere con l'attività d'istruttoria.
La Commissione tecnica del Ministero del'Ambiente e della Sicurezza Energetica aveva inviato una lettera alla Snam (e alla Direzione Valutazioni Ambientali e al Ministero della Cultura) per ricevere i documenti utili per poi concludere, nel caso vengano soddisfatti i criteri stabiliti, la procedura di valutazione d'impatto ambientale.
"Tale richiesta è in linea con quanto previsto dall'attuale normativa e rientra nel contesto della normale procedura di istruttoria di Valutazione di Impatto Ambientale, con l'obiettivo di fornire le risposte dettagliate ed esaustive alle diverse richieste di integrazione. Le integrazioni richieste potrebbero essere presentate anche prima di tale scadenza di tale termine" proseguono dall'azienda.
La richiesta di integrazioni si era concentrata sugli aspetti progettuali e sul fatto che "lo studio di impatto ambientale descrive le fasi di cantierizzazione senza descrivere il sistema di cantierizzazione (aree di cantiere, sito di deposito intermedio) sia a mare sia a terra. Si chiede pertanto di integrare il SIA con indicazioni specifiche per tutte le aree di cantiere e la viabilità di cantiere, sia esistente che di nuova apertura. Quantificare le superfici interessate da tutte tali aree, distinguendo in occupazioni temporanee e definitive, descrivendo lo stato attuale dei luoghi, la loro destinazione e il loro effettivo utilizzo, il tutto dovrà essere sintetizzato in tabelle e grafici di chiara lettura" avevano specificato dalla Commissione.
Era stato richiesto "di produrre inoltre un elaborato di gestione delle materie che raccolga le informazioni relative alla gestione complessiva delle terre e rocce da scavo, non solo il regime di sottoprodotto ma anche, per altro, degli eventuali materiali da demolizioni, dei rifiuti prodotti da lavorazioni e di cantiere, da approvvigionamenti per le diverse parti dell'opera".
Attenzione anche agli impatti cumulativi (il tracciato a terra infatti interferisce con la procedura di VIA Nazionale 'Adeguamento e potenziamento impianto di Vado Ligure zona industriale 2^ fase. PRG con modulo 750m di un binario'); il piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo; gli aspetti marittimo-portuali in quanto vengono chiesti di avere "maggiori informazioni sul 'site by side mooring' interpellando anche gli uffici competenti per avere gli scenari di base di riferimento", "tenuto conto che l'attuale unità a Piombino è ormeggiata in banchina, mentre a Vado Ligure, verrebbe posizionata sulle ancore, si chiede al proponenti quali sono gli ammodernamenti che intende effettuare e quale è l'organismo riconosciuto che seguirà i lavori. Si chiede, inoltre, di sapere se l'unità sarà dotata di installazione di setti flessibili e di trasmettere le schede tecniche nonché gli elaborati progettuali delle strutture in argomento, accompagnate dai rispettivi disegni tecnici"; la biodiversità e si "richiede di approfondire le potenziali interferenze dirette e indirette sulle specie e habitat di interesse conservazionistico presenti all'interno del santuario per i mammiferi marini" e "di effettuare degli approfondimenti sugli effetti meccanici dovuti al prelievo di acqua di mare e di quelli dovuti all'interazione termo-chimica sulle componenti planctomiche e sul potenziale bioaccumulo e biomagnificazione dei composti organo-alogenati prodotti lungo la catena trofica"; il suolo e sottosuolo; il rumore; l'ambiente idrico; la vulnerabilità per rischio di incidenti gravi e calamità; il traffico, il paesaggio e le misure di compensazione per le quali "si richiede di dettagliare quali misure si intendono intraprendere nello specifico, fornendo anche evidenza di accordi o impegni sottoscritti tra le parti a supporto delle stesse ed eventuali garanzie economiche a sostegno".
"Si chiede infine, ove la risposta alla richiesta di integrazioni porti non già alla consegna di ulteriore documentazione esclusivamente riferita alla medesima o a chiarimento, ma ad una revisione della documentazione gia depositata, di evidenziare graficamente in modo idoneo le parti che sono state modificate o revisionate. Resta ferma la richiesta di un documento unitario contenente le risposte ad ogni singola richiesta di integrazioni e l'esplicazione delle modifiche documentali con il raffronto, ove necessario, con la versione originaria dei documenti emendati - veniva puntualizzato nella missiva - Tale documento deve contenere il richiamo esplicito ai differenti elaborati allegati, ove presenti. Si richiamano, il parere/osservazione/richiesta d'integrazioni dell'ISS e della Regione Liguria pubblicate sul silo del Mase, in quanto relative al procedimento di valutazione di impatto ambientale, nonche i Pareri/Richieste d'integrazioni ed ulteriori gia emessi o che dovessero pervenire anche da altri Enti, facendo presente che tutta la documentazione oggetto di richiesta di integrazioni va presentata con una comunicazione unica. La risposta dovra essere resa indicando specificamente, per ciascuna integrazione o chiarimento, i punti elenco utilizzati nella presente richiesta".
"Nel caso le informazioni richieste siano gia state fornite in sede di valutazione di altri elementi progettuali della stessa opera o di opere connesse da parte della Commissione VIA VAS, si prega di fornire il numero dell'elaborato o del documento con il relativo protocollo. Per quanto sopra, si chiede di voler provvedere a fornire la documentazione richiesta, entro venti giorni naturali e consecutivi a decorrere dalla data di protocollo della presente nota inviata a mezzo di posta elettronica certificata. Qualora necessario, prima della scadenza del termine dei giorni sopra indicato, codesta Societa potrà inoltrare all'Autorità competente richiesta motivata di sospensione dei termini per la trasmissione della documentazione integrativa. Nel caso in cui il proponente non ottemperi alla richiesta entro il termine perentorio stabilito l'istanza si intende respinta ed è fatto obbligo all'Autorità competente di procedere all'archiviazione della stessa" avevano concluso dalla Commissione.