Attualità - 11 giugno 2024, 19:57

Rigassificatore e accordi bonari dei terreni a Quiliano, le lettere inviate ai cittadini: fissati gli incontri

Non mancano le polemiche e le preoccupazioni nei residenti. Critica "Futura Quiliano"

Incontri sul territorio a Quiliano soprattutto nella zona di Valleggia.

Ad organizzarli uno studio tecnico incaricato dalla Snam, l'azienda che ha presentato il progetto per il posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra a circa 4 km dalla costa di Vado Ligure e 2.9 km dalla costa di Savona oltre allo stazionamento del metanodotto di collegamento tra il terminale Fsru e la rete nazionale gasdotti che attraverserà Quiliano, Altare, Carcare e Cairo Montenotte e la realizzazione dell'impianto Pde in località Casina sempre nel comune quilianese.

L'azienda quindi dopo le lettere per informare i cittadini degli espropri inviate agli abitanti della Val Bormida, ora le sta recapitando anche ai quilianesi.

"Lo studio vi invita ad un incontro personale, al fine di fornirvi tutte le informazioni tecniche ed economiche necessarie alla sottoscrizione di tale assenso bonario" si legge in una lettera inviata ad un cittadino.

"Mentre il sindaco Isetta durante la campagna elettorale, si poneva a capo del fronte del no, Snam inviava ai Quilianesi lettere di inviti ad un esproprio bonario dei propri terreni - dicano dal gruppo di opposizione "Futura Quiliano - 

Ebbene si, ci sono arrivate più segnalazioni in merito a quanto stia accadendo nell'ultima settimana: i ricettori delle lettere sono confusi e disorientati e mentre i comuni di Carcare ed Altare sono intervenuti tempestivamente a difesa dei propri cittadini, il Comune di Quiliano è avvolto da un assordante silenzio. Caro Sindaco è giunto il momento in cui alle sue parole, più volte proferite in campagna elettorale, seguano fatti concreti".

Il progetto di ricollocamento della nave rigassificatrice di Snam da Piombino a Vado Ligure riveste un ruolo strategico per la sicurezza e la resilienza del sistema energetico nazionale. Snam, secondo prassi consolidata a livello nazionale per questa tipologia di opere, ha iniziato ad incontrare, a partire dalle aree di Cairo Montenotte, Altare e Carcare, tutti i proprietari dei terreni interessati dal gasdotto" aveva detto Snam dopo le polemiche sollevate dai sindaci di Altare Roberto Briano e Carcare Rodolfo Mirri.

"Si tratta di prime interlocuzioni tra privati cittadini e la Società, i cui principi sono stati condivisi con le amministrazioni in fase di presentazione del progetto, avviate al fine di proporre un cosiddetto 'accordo bonario' relativamente ai terreni attraversati dalla condotta - aveva proseguito Snam - Questi ultimi non saranno oggetto di esproprio - eccezion fatta per le aree impiantistiche - ma semplicemente soggetti a un vincolo di servitù di gasdotto, che una volta completati i lavori non comporta il cambio di destinazione d’uso e consente qualsiasi ripristino della situazione ante-operam, di cui sarà Snam stessa a farsi carico".

"Quando i lavori saranno terminati, Snam procederà a ripristinare in misura completa i luoghi interessati dagli interventi. Infine, anche se il progetto di ricollocamento è ancora in fase autorizzativa ed è in attesa delle decisioni di enti ed autorità competenti, intraprendere con anticipo le interlocuzioni con i cittadini le cui proprietà saranno interessate dal passaggio delle condotte rientra nei canoni di una doverosa pianificazione che consenta in caso di iter positivo di procedere nel rispetto di tempi e programmi" aveva concluso l'azienda.