Un incremento dei tempi di percorrenza di molte vie direttrici da e per il centro, con gravi ripercussioni e rallentamenti anche sulle strade circostanti la zona centrale e su quelle in entrata ed uscita dal Comune; probabile aumento della concentrazione di smog, mai verificato, oltreché una limitazione delle attività di commercio al dettaglio.
Sono i principali motivi per i quali il gruppo consiliare di opposizione PensieroLibero.zero ha presentato una nuova mozione in consiglio comunale per chiedere la riapertura al traffico del tratto di Corso Italia tra dall'intersezione con Via Dei Vegerio all'intersezione con Via Pertinace e dall'intersezione con Via Battisti sino all'intersezione con Via Paleocapa.
"Non ci arrendiamo di fronte all’evidenza dei fatti che testimoniano a distanza di 16 mesi come la decisione presa di chiudere Corso Italia sia totalmente sbagliata - dichiara Fabio Orsi, capogruppo di PensieroLibero.zero - sottolineiamo l’assurdità di commissionare un nuovo piano urbano della mobilità dopo avere preso già le decisioni che proprio quello stesso piano dovrebbe aiutare a prendere, alla fine di valutazioni tecniche e di audizione dei cittadini come la procedura impone, altrimenti è una presa in giro".
"Si sta snaturando completamente il il significato del PUMS - prosegue Orsi - rendendo assolutamente inutili la partecipazione di associazioni e gruppi di cittadini che nelle fasi di approvazione del piano possono esprimersi".
"Ci raccontano poi che non esistono fondi per un grande piano di ristrutturazione delle palestre, delle scuole, delle manutenzioni - continua - come la città meriterebbe ma si trovano le risorse, enormi, “per dare” lustro a una strada che andrebbe restituita invece al suo uso naturale e alla migliore fruizione da parte dei cittadini".
"Chiediamo ancora una volta e a gran voce - conclude Orsi - che si torni indietro da una scelta scellerata prima che sia troppo tardi e che vengano gettati dalla finestra soldi pubblici che questa Giunta si è per sua fortuna ritrovata ma che sta spendendo in maniera sbagliata".